19/09/2002  Medico di Roverbella (Mantova) al Delek Hospital di Dharamsala

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Mantovano di Roverbella, il dottor Faccincani sarà il primo chirurgo che andrà a lavorare dalla prossima settimana in questo ospedale realizzato in accordo con le autorità tibetane capeggiate dal Dalai Lama, e finanziato dal Ministero degli Esteri italiano: attualmente l'ospedale ospita pazienti indiani, cinesi, ma soprattutto popolazione tibetana profuga dal territorio cinese. Attualmente si è praticamente completata la parte strutturale, ma professionalmente è ancora solo dotato di medici tibetani internisti e di strutture poco specializzate. Dopo averlo visitato, il dottor Faccincani, in accordo con l'Ospedale San Raffaele di Milano dove il noto chirurgo lavora, ha dato la propria disponibilità a trascorrere i prossimi tre mesi a lavorare presso l'ospedale che si trova in territorio indiano, quale capofila di un progetto umanitario che tende, dopo l'investimento del Governo italiano, a reperire finanziamenti per aumentare i servizi e le strutture sanitarie, a partire dalle operazioni chirurgiche di cui sarà il primo operatore.

Contenuto di: Medico di Roverbella in Tibet (a Dharamsala ndr)

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VIRGILIO
Medico di Roverbella in Tibet
Stasera la presentazione del progetto al Cristallo

Nicola Siliprandi

VIRGILIO. E' previsto per questa sera presso il Ristorante Cristallo di Cerese l'incontro del Rotary Club Andes presieduto da Paolo Caleffi, che oltre a trattare del programma delle attività, ospiterà il dottor Roberto Faccincani che illustrerà il progetto sul Delek Hospital di Dharamsala, in Tibet.
Mantovano di Roverbella, il dottor Faccincani sarà il primo chirurgo che andrà a lavorare dalla prossima settimana in questo ospedale realizzato in accordo con le autorità tibetane capeggiate dal Dalai Lama, e finanziato dal Ministero degli Esteri italiano: attualmente l'ospedale ospita pazienti indiani, cinesi, ma soprattutto popolazione tibetana profuga dal territorio cinese. Attualmente si è praticamente completata la parte strutturale, ma professionalmente è ancora solo dotato di medici tibetani internisti e di strutture poco specializzate. Dopo averlo visitato, il dottor Faccincani, in accordo con l'Ospedale San Raffaele di Milano dove il noto chirurgo lavora, ha dato la propria disponibilità a trascorrere i prossimi tre mesi a lavorare presso l'ospedale che si trova in territorio indiano, quale capofila di un progetto umanitario che tende, dopo l'investimento del Governo italiano, a reperire finanziamenti per aumentare i servizi e le strutture sanitarie, a partire dalle operazioni chirurgiche di cui sarà il primo operatore. L'illustrazione del progetto, quindi, ha lo scopo di creare una rete di finanziamento presso la comunità rotariana e mantovana, dove Faccincani è stimato e conosciuto, per aumentare le potenzialità di intervento dell'ospedale in una regione di confine, ancor più urgente per le schermaglie tra l'India e il Pakistan e che potrebbe perciò diventare parte di uno scenario di guerra.
Già altri Rotary Club milanesi si sono interessati al progetto che conta ovviamente anche sul sostegno dell'Ospedale San Raffaele e del suo fondatore Don Verzè, nonchè di molte altre associazioni già attive sul territorio, molto spesso attraverso attività di volontari o attraverso Organizzazioni Non Governative. La presenza del dottor Roberto Faccincani è molto attesa, oltre che per la nota vocazione umanitaria, anche per la riconosciuta professionalità, rendendo onore attraverso la sua opera, a tutta la comunità mantovana.

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