23/05/2002  Incontro con Li Lanquing: il segretario generale CISL scrive a Fini

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In vista dell'incontro tra Fini ed il Vice Primo Ministro cinese, il
Segretario Generale della CISL Savino Pezzotta ha scritto una lettera ricordando che "Mentre riteniamo importante il proseguimento ed il rafforzamento dei rapporti economici tra il nostro paese e la Cina, siamo contemporaneamente estremamente preoccupati per il permanere della situazione di totale assenza delle fondamentali libertà politiche, sindacali e religiose (vedasi la repressione contro la chiesa cattolica e i seguaci della Falun Gong) e del clima di repressione, che tuttora persiste in tutto il paese e con particolare gravità nelle zone ad economia speciale".

Alle 17 di venerdì 24, davanti a Palazzo Chigi, si terrà un presidio che vedrà
la presenza di militanti sindacali, praticanti della Falun Gong, esuli tibetani e rappresentanti di molti partiti politici che intendono così manifestare il loro sdegno per le sistematiche violazioni dei diritti umani e sindacali in Cina e in Tibet.

Contenuto di: Pezzotta scrive a Fini

Istituzioni
Indian government information

Indian parliament

ulla parola)

On. Gianfranco Fini
Vice Presidente del Consiglio
Palazzo Chigi

Roma, 23 maggio 2002

Caro Vice Presidente,

Abbiamo appreso dalla stampa che una delegazione ufficiale del governo cinese, guidata dal Vice Primo Ministro Li Lanquing, sarà in Italia e avrà un incontro con Lei a Palazzo Chigi domani pomeriggio.
Mentre riteniamo importante il proseguimento ed il rafforzamento dei rapporti economici tra il nostro paese e la Cina, siamo contemporaneamente estremamente preoccupati per il permanere della situazione di totale assenza delle fondamentali libertà politiche, sindacali e religiose (vedasi la repressione contro la chiesa cattolica e i seguaci della Falun Gong) e del clima di repressione, che tuttora persiste in tutto il paese e con particolare gravità nelle zone ad economia speciale.
Continuano gli arresti di lavoratori che intendono richiedere il miglioramento delle precarie condizioni di lavoro e la possibilità di organizzarsi liberamente anche al di fuori dell'unico sindacato ufficiale. L’ultimo caso è quello dei 30.000 lavoratori del settore petrolifero a Daquing City nella provincia dello Heilongjang e dei 50.000 lavoratori delle aziende pubbliche della provincia di Liaoyang che chiedevano il pagamento dei salari arretrati e le pensioni. In entrambi i casi la polizia e i soldati armati sono stati utilizzati per reprimere le proteste e arrestare i leader sindacali.
A tutt'oggi non sono state inoltre ratificate le Convenzioni fondamentali dell'OIL ed in particolare quelle relative alla libera associazione sindacale, alla negoziazione collettiva, al divieto di lavoro forzato e minorile. Centinaia sono i lavoratori e i leader sindacali dissidenti nei campi di lavoro forzato dove si presume siano internate centinaia di migliaia di persone. Molti sono ancora i lavoratori che hanno partecipato alle manifestazioni di Piazza Tiennamen detenuti nelle carceri cinesi o nei campi di lavoro forzato.

Inoltre, altrettanto grave è la violazione dei diritti umani, democratici e sindacali in Tibet, occupato dalla Cina dal 1951. Anche qui la tortura e il carcere pesante sono utilizzati contro attivisti politici e sindacali.

In questo quadro di continue violazioni delle norme fondamentali del lavoro, la recente entrata della Cina nell’OMC, sta comportando anche la crescita della concorrenza sleale delle imprese cinesi, che colpisce tutti a partire dai vicini paesi poveri.
Le chiedo, Signor Vice Presidente, di farsi portavoce dei valori di democrazia e libertà, che sono parte fondamentale della costituzione del nostro paese, su cui si è costruito e consolidato nel tempo il nostro sistema sociale, valori tanto solennemente confermati in tutte le sedi internazionali.
In questo quadro auspichiamo, inoltre che Lei si faccia portavoce, della richiesta del movimento sindacale internazionale e nostra, di liberazione dei prigionieri sindacali e politici.
Siamo a Sua disposizione per ogni ulteriore informazione e precisazione che ritenga necessaria.
Savino Pezzotta
Segretario Generale Cisl