08/10/2013
Birmania |
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08/10/2013 |
al
08/10/2013
| Stato: Italia |
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Regione: Piemonte |
Dipartimento: - |
Città: |
Torino |
dove: | Circolo dei Lettori - Sala Gioco Via Bogino 9 Torino - martedì 8 ottobre 2013 h. 21,00 |
Fonte: | Aide au Zanskar - Aiuto allo Zanskar |
In Breve
(lingua: Italiano
)
Anche quella Birmania è ora sul punto di scomparire. Dopo un quarto di secolo di potere incontrastato, Ne Win ha ceduto le redini del paese ad una nuova generazione di militari, che hanno imposto alla Birmania - ribattezzata Myanmar - una dittatura più sfacciata, più violenta, più assassina ma anche più "moderna" di quella paternalista del passato".
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Contenuto
di: a" racconti ed immagini di Tina Imbriano
| Quotidiani
indiani
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Istituzioni
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Indian
parliament
ulla parola)
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"Chiunque andasse in Birmania con quell'unico visto di sette giorni che le autorità di Rangoon concedevano con il contagocce, perché appunto non volevano troppi stranieri a "contaminare l'atmosfera", ne usciva con l'impressione di aver visto un paese ancora intoccato dalle influenze del resto del mondo, un pezzo affascinante di veccia Asia; un paese in cui gli uomini portano ancora il longyi - una sorta di gonna tessuta localmente - e non i pantaloni,in cui anche le donne fumano i cherrot - i verdi, forti sigari arrotolati a mano - e non le Marlboro; un paese dove il buddismo è ancora una fede viva e le pagode, belle e antiche, sono ancora luoghi di culto vissuti e non musei per le passeggiate dei turisti. Anche quella Birmania è ora sul punto di scomparire. Dopo un quarto di secolo di potere incontrastato, Ne Win ha ceduto le redini del paese ad una nuova generazione di militari, che hanno imposto alla Birmania - ribattezzata Myanmar - una dittatura più sfacciata, più violenta, più assassina ma anche più "moderna" di quella paternalista del passato".
da Birmania, addio! Un indovino mi disse di Tiziano Terzani.
Terzani scrisse questo nel 1993. Sono passati 20 anni da allora. La "temuta occidentalizzazione/modernizzazione" ha iniziato ad insinuarsi. I generali che sono seguiti a Ne Win non hanno rinunciato a repressioni spietate, arresti di massa, chiusure prolungate dell'università. Il visto adesso si ottiene per 30 giorni senza grandi difficoltà, ma i turisti non sono mai arrivati in massa come in altre parti di Oriente. Io, dopo esserci stata nel 1996 e nel 1997, sono ritornata con grandi timori nel febbraio 2011, ma, ho ancora trovato tanti uomini in longyi, tante donne che fumavano il cheroot,ho comprato il tè insieme a donne Padaung che con i loro lunghi colli facevano la spesa al mercato di Loikaw, ho dormito in una capanna di bambu e mi sono lavata nel fiume nella foresta di Shwesattaw dove un santuario importante richiama molti fedeli e dove i turisti non passeggiano ancora.
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lunedì 05 maggio 2003
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