Negli inverni 1993, 2001, 2007, 2009 e 2011, Marco Vasta ha trascorso alcune settimane in Ladakh, assistendo alle feste di fine anno ed ai riti nei monasteri ed organizzando camminate e spedizioni nell'Himalaya indiano.
La prima parte della serata presenta il viaggio invernale del 2011 con No jump on the ice , documentario di Sergio Maturi, past-President del Cai Spoleto.
Il canyon formato dal fiume Zanskar offre l'unica via che collega la valle dell’Indo con quella di Padum per un breve periodo dell'anno fra metà gennaio e metà febbraio. Questa è l’unica via di accesso allo Zanskar completamente isolato da dicembre a maggio. Dopo l'apertura del Ladakh nel 1974, già alcune centinaia di attrezzati escursionisti hanno vissuto questa esperienza, unica in Himalaya. Da Chilling a Padum sono circa 120 chilometri percorsi dai locali in cinque giorni in condizioni ottimali. Non vi sono dislivelli poiché si rimane sul fondovalle che sale dai 3.400 metri ai 3.600. La fatica è quindi tutta riposta nel camminare o, meglio, scivolare. Sul ghiaccio non si usano i ramponi, gli zanskar-pa vi scivolano sopra. La temperatura varia da pochi gradi sotto zero fino ai -35°. Di notte si trova riparo nelle grotte lungo il fiume, sono poche le possibilità di montare una tenda.
Nella seconda parte della serata, Patrizio Rubcich, CNSAS - Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico, ci accompagna con una selezione di immagini.
Alla serata è presente
Marco Vasta, segretario e co-fondatore di Aiuto allo Zanskar onlus