07/03/2006
Iditarod, Berni al traguardo intermedio |
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Il sito di Marco Berni
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Alaska |
dove: | Iditarod Trail Invitational |
Fonte: | Aide au Zanskar - Aiuto allo Zanskar |
In Breve
(lingua: Italiano
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Il bresciano era partito, come è nel suo stile, fedele al suo motto «non vendere la pelle dell'orso prima di averlo preso», alla chetichella, ma pronto, dopo gli allenamenti fatti sotto il controllo del dottor Marco Rosa del Marathon. Ricordiamo ancora che Berni, alla sua terza partecipazione consecutiva (l'anno scorso è stato in gara per 900 km.), è socio fondatore della «Aaz-Aiuto allo Zanskar onlus» con sede a Brescia (segretario è Marco Vasta pure bresciano) che finanzia la Lamdon Model School nella remota valle dell'Himalaya indiano. In gara ha portato i colori di AaZ per promuovere le attività dell'associazione.
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Martedì 07 Marzo 2006 provincia Pagina 23
LA GRANDE CORSA. Senza Ghidoni, all'atleta il compito di tenere alto il prestigio bresciano. È l'unico italiano. Fuori Riccardo Ghirardi
Iditarod, Berni al traguardo intermedio
Marco Berni, classe 1966, bresciano con bar in contrada S.Croce, alle 5 e 45 di ieri mattina (ora italiana) ha tagliato in Alaska il traguardo intermedio di Mc Grath, dove il 2 marzo sono arrivati i primi ciclisti e dove finisce la gara della Idita Trail sulle 350 miglia (560 Km.) partita da Anchorage il 25 febbraio: ha impiegato 8gg.5 ore e 15 minuti. Ora riposerà un giorno e mezzo e poi si lancerà, verso Nome sulla Impossible distante altri 1300 km. E' rimasto l'unico italiano ancora in corsa, a piedi, sulla Northern Route, la nord della mitica Iditarod Trail Invitational, la pista di Togo e Balto, lunga 1870 km, da Knik Anchorage a Nome, traversando tutta l'Alaska dal Pacifico al mare di Bering. E’ la pista sulla quale Roby Ghidoni, Big Foot, Lupo che corre, ha costruito la sua leggenda. Va ricordato che, Ghidoni detiene il record della corsa sul percorso sud, su quello nord e sul quello più breve (si fa per dire) di 1230 km della Serun Run Route: dopo sei partecipazioni consecutive (mai nessuno come lui) in questi giorni è ancora nella sua torre a Ludizzo ritirato a rifinire il libro «Il cammino del lupo» che dovrebbe essere presentato a metà marzo a Milano. Erano 5 gli italiani tra i 50 iscritti possibili, accettati e partiti da Anchorage il 25 febbraio alle 14 (22 ora italiana) per la terribile gara, a rischio di vita che si corre a piedi, con gli sci o la bicicletta, con temperature fino a 40° sotto zero, soli nelle bufere di vento e neve. Con Marco Berni c'era un secondo bresciano, Riccardo Ghirardi di Gussago che si è ritirato quasi subito per infortunio, come lui stesso, già tornato a casa, ha confermato. Ritirati anche altri due italiani concorrenti a piedi, con Berni verso Mac Grath era rimasto il genovese Andrea Cavegnet che però chiudeva la sua gara su quel traguardo. L'impresa di Berni è già ragguardevole perché alla partenza aveva una fastidiosa influenza che fortunatamente ha smaltito e sul percorso si è trovato ad affrontare condizioni climatiche tremende con fortissime raffiche di vento: le peggiori, hanno dichiarato gli organizzatori dal 1998: su 14 a piedi, iscritti alla gara lunga (1830 km.) fino a Nome solo quattro sono intenzionati a proseguire e come detto Berni è l'unico italiano. Ha telefonato, sta bene e procederà con calma deciso ad arrivare al traguardo finale di Nome. Sul percorso ha trovato i pacchi viveri con le razioni intatte che aveva spedito dall'Italia. Il bresciano era partito, come è nel suo stile, fedele al suo motto «non vendere la pelle dell'orso prima di averlo preso», alla chetichella, ma pronto, dopo gli allenamenti fatti sotto il controllo del dottor Marco Rosa del Marathon. Ricordiamo ancora che Berni, alla sua terza partecipazione consecutiva (l'anno scorso è stato in gara per 900 km.), è socio fondatore della «Aaz-Aiuto allo Zanskar onlus» con sede a Brescia (segretario è Marco Vasta pure bresciano) che finanzia la Lamdon Model School nella remota valle dell'Himalaya indiano. In gara ha portato i colori di AaZ per promuovere le attività dell'associazione. |
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lunedì 05 maggio 2003
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