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30/01/2003
Quella pallottola cinese - Masimo Lensi su l'Opinione


30/01/2003 Stato: Cina

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In Cina è stato giustiziato un giovane tibetano di 28 anni, Lobsang Dhondup, discepolo di un importante monaco anch’egli in carcere, Tenzin Deleg Rinpoche. A niente sono valsi gli appelli di prestigiosi intellettuali cinesi per la sua salvezza. Lobsang si era sempre dichiarato innocente dalla risibile accusa di terrorismo che gli era stata rivolta dal Tribunale del Popolo della provincia del Sichuan. Ma non ha potuto provarlo. Dopo settimane di torture, si è visto rigettare l’appello dalla locale Corte di Giustizia.


Originale: Quella pallottola cinese - Masimo Lensi su l'Opinione
(lingua: Italiano )
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In Cina è stato giustiziato un giovane tibetano di 28 anni, Lobsang Dhondup, discepolo di un importante monaco anch’egli in carcere, Tenzin Deleg Rinpoche. A niente sono valsi gli appelli di prestigiosi intellettuali cinesi per la sua salvezza. Lobsang si era sempre dichiarato innocente dalla risibile accusa di terrorismo che gli era stata rivolta dal Tribunale del Popolo della provincia del Sichuan. Ma non ha potuto provarlo. Dopo settimane di torture, si è visto rigettare l’appello dalla locale Corte di Giustizia.

Pugno duro e nessuna clemenza nel nuovo corso cinese. In Toscana invece si è appena conclusa la visita di una delegazione della municipalità di Shangai. “Shangai e Firenze si scambiano esperienze per il contenimento delle emissioni di inquinanti nell’aria”, si legge in un comunicato. L’incontro è solo un piccolo capitolo all’interno del nuovo accordo di “cooperazione ambientale Italia Cina” siglato di recente tra i due ministeri competenti.

Accordo che prevede un primo pacchetto di progetti, finanziato dal nostro ministero con 28 milioni di Euro. Un altro accordo tra Italia e Cina, siglato l’anno scorso a Johannesburg, per la realizzazione dell’Environmental Management Center di Pechino, dove sarà fisicamente istituito l’Ufficio Permanente di cooperazione ambientale Italia-Cina, prevede l’impegno del nostro Paese attraverso un contributo pari a 5 milioni di Euro che andranno ad aggiungersi ai 12 milioni e mezzo di dollari che la Cina otterrà dal Fondo Multilaterale per la protezione della fascia di ozono. Il 13 luglio 1995 è stato siglato l’ultimo protocollo di cooperazione tra Italia e Cina sulla base di un credito misto da parte italiana di 131 milioni di Euro.

Ma è bene sapere anche che tra il 1990 e il 1995 sono stati erogati perfino 23 milioni di Euro a titolo di donazione. Meglio ripetere: donazione. Ed è bene chiarire che questi sono soldi del contribuente italiano che si trova, inconsapevole, a finanziare regimi autoritari e dittatoriali come la Repubblica Popolare cinese. Si chiama “dialogo critico” quella politica che esclude la condanna dei diritti umani dai tavoli di trattativa economica bilaterale. Con una mano, blandamente, vengono espresse condanne contro le violazioni dei diritti dell’uomo, con l’altra si finanziano programmi di sviluppo, di cooperazione e solidarietà internazionale. Non è impossibile cambiare rotta, per il momento però è fondamentale che si conosca lo stato dell’arte e che si sia dunque consapevoli che quando un giovane religioso tibetano viene condannato a morte, in qualche forma siamo anche noi contribuenti dello stato italiano, per la nostra parte a pagare la pallottola che lo ha giustiziato. Lui muore, e noi paghiamo.

Consulta  anche:Associazione Italia Tibet 
Originale:Quella pallottola cinese - Masimo Lensi su l'Opinione 

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