18/12/2003
UE: NO ALLA FINE DELL’ EMBARGO SULLA VENDITA DELLE ARMI ALLA CINA

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L’Unione Europea ha votato una risoluzione a favore del mantenimento dell’embargo sulla vendita delle armi alla Repubblica Popolare Cinese. Nel testo approvato si legge che, ai fini della rimozione dell’embargo, l’Unione Europea è fermamente convinta della necessità che la Cina compia sostanziali progressi nel campo dei diritti umani e che in ogni caso l’attuale momento non è favorevole a causa delle minacce recentemente rivolte da Pechino contro Taiwan.

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L’Unione Europea ha votato una risoluzione a favore del mantenimento dell’embargo sulla vendita delle armi alla Repubblica Popolare Cinese. Nel testo approvato si legge che, ai fini della rimozione dell’embargo, l’Unione Europea è fermamente convinta della necessità che la Cina compia sostanziali progressi nel campo dei diritti umani e che in ogni caso l’attuale momento non è favorevole a causa delle minacce recentemente rivolte da Pechino contro Taiwan.
Daniel Cohn Bendit, co-presidente del Gruppo Verdi al Parlamento Europeo ha così dichiarato: “Le ragioni che hanno portato all’embargo non sono cambiate. I diritti umani continuano ad essere violati, prosegue l’occupazione militare del Tibet e Taiwan subisce nuove minacce”.
Il 19 novembre 2003, il cinese Wang Zaixi, vice ministro dell’Ufficio Affari di Taiwan, aveva rivolto un severo monito al presidente taiwanese Chen Shui-bian, minacciando un inevitabile ricorso alla forza ove fossero continuate le attività separatiste delle autorità dell’isola, in collusione con le forze separatiste straniere.

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