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A
Adi-Buddha sanscrito Adi-Buddha (skt) è il Buddha supremo ed originario dal quale emanano tutti gli altri Buddha secondo una concezione sorta nel Nepal attorno al 1000. Ogni scuola lamaista ha il suo Adi-Buddha. Vedi: Vairadhara, Vajrasattva, Amitabha.
Agni hindi Agni dio vedico, spesso collegato con rituali del fuoco.
Ajima nepalese Ajima (nep.) dea protettrice dell'infanzia.
Akhu hindi Akhu il topolino veicolo di Ganesh.
Akshobhya sanscrito Akshobhya (skt.; in tib.: Mikyo-pa) uno dei cinque Buddha supremi.
Amitayus sanscrito Amitayus (skt.: vita infinita; tib.: Tsepame) è una variante del Buddha supremo Amitabha.
Amithaba sanscrito Amithaba (skt.: luce infinita; in tib.: Opame) uno dei cinque Buddha supremi ed è talvolta venerato come Adi-Buddha.
anikut nepalese anikut (nep) diga.
anna hindi anna moneta non più in uso, valeva un sedicesimo di rupia, il termine è però rimasto nel linguaggio corrente. 8 anna = 50 paisa, 4 anna = 25 paisa.
Apsaras hindi Apsaras ninfe celesti della mitologia hindu.
Ardhanarishwara hindi Ardhanarishwara aspetto androgino od ermafrodita di Shiva.
arhat sanscrito arhat (skt.: il santo, il saggio; tib.: drachompa) il discepolo che è giunto a meritarsi il nirvana seguendo la legge del Buddha (dharma). È l'ideale delle varie scuole del Buddhismo Theravada.
Arjuna sanscrito Arjuna uno dei Pandava, eroe del poema epico Mahabharata. Aauriga di Krishna ed il suo interlocutore nel Bhagavad Gita.
arrack varie arrack alcolico distillato dal latte di cocco o dal fermentato di riso, orzo o miglio.
asana sanscrito asana posizione simbolica delle gambe delle divinità.
Ashoka hindi Ashoka grande imperatore indiano del terzo secolo a.C., patrono del Buddhismo. Suo emblema è un leone sovrastato dalla ruota della legge: la supremazia della religione sulla vita civile.
ashram hindi ashram luogo o comunità di ritiro spirituale, ma anche un edificio dove un sadhu od un rishi ospitano i pellegrini.
asura sanscrito asura (skt.; tib.: lha-ma-yin) esseri di poco inferiori agli dei, occupano una delle sei parti in cui si divide la ruota della vita.
Atisha hindi Atisha grande maestro indiano di origine bengalese (982-1054) al quale si deve gran parte della seconda diffusione del Buddhismo himalayano di cui rifondò teologia, liturgia e disciplina monastica. atman sè individuale; anima individuale.
aunsi nepalese aunsi (nep.) luna nuova.
Avalokiteshvara hindi Avalokiteshvara vedi Chenrezi.
avatara sanscrito avatara (sans. lett.: discesa) I nove avatara del Signore Vishnu scendono in diverse epoche sulla terra per ricondurre gli uomini sulla rettta via; i più famosi sono Rama e Krishna (vedi: Kalki Avatara) .
ayah hindi ayah bambinaia.
ayurvedica hindi ayurvedica è la medicina indiana tradizionale basata su prodotti naturali.
B
baba maestro religioso, usato anche in modo più comune.
babu impiegato di basso livello.
badri bacca, frutto selvatico di cui si nutrì Shiva.
bagh giardino
bahadur valoroso, cavalleresco, titolo onorifico usato anche come nome proprio.
nepalese bahal (nep.) edificio buddhista.
bakhu parte del vestito delle donne tibetane.
baksheesh (pr. bachscisc) mancia od elemosina ad un povero.
Baltì abitanti del Baltistan, di religione islamica e lingua tibetana arcaica.
bandar porto oppure scimmia.
bandh sciopero generale.
banian maglietta o sottoveste.
baniya prestatore di soldi.
banyan albero di fico (Ficus bengalensis) simbolo del cosmo.
baoli
bardo stato indefinito, intermedio fra la vita e la morte.
Bardo Tadol è il cosìdetto«libro tibetano dei morti». Serie di rituali per impedire che l'anima del defunto si perda nell'aldilà.
basti tempio jainico.
bazaar luogo del mercato.
beedi (pr. biidi) piccolissimi sigari arrotolati.
begum moglie mussulmana di alto rango.
betel bacca della pianta del betel, masticata come droga leggera.
hindi Bhadon mese del calendario hindu (agosto-settembre) nell'ottavo giorno della luna nuova (22° giorno) festa di Krishna, nell'11° giorno (25° giorno) festa della sua compagna Rhada.
Bhagavad Gita o Bhagvadgita (lett.: canto del beato signore) uno dei più noti poemi indiani in cui il beato Signore Krishna si rivela al suo auriga Arjuna prima della battaglia di Kurushetra (vedi anche Mahabharata) .
Bhagirathi, Bhagiratha saggio re che a Gangotri pregò per il ritorno di Ganga sulla terra.
nepalese Bhairav (nep.) manifestazione feroce di Shiva.
Bhairava o Bhairon, una delle forme di Shiva, la divinità protettrice sul portone dei templi od all'ingresso dei villaggi. La parte fondamentale da rappresentare sono gli occhi che ne fanno un'entità vivente. Sono gli occhi ad unire in mistica unione l'elemento passivo, l'immagine da venerare, ed il fedele, momento attivo.
bhakti amore intenso per dio; devozione mistica.
bhakti yoga lo yoga della devozione per Dio (in genere Krishna) e per tutto il creato.
bhang intruglio o mistura di lassi e chara.
bhatti (nep.) locanda.
bhava-chakra (skt: ruota della vita; tib.: sidpa-korlo) simbolo adottato fin dalle origini del Buddhismo rappresenta i sei mondi nei quali si può vivere durante il ciclo delle reincarnazioni nella sfera del samsara.
bhikshu monaco buddhista che ha ricevuto gli ordini maggiori e che quindi è membro definitivo della sangha.
bhisti portatore d'acqua.
Bhot Tibet
bodh conoscenza
Bodhisattva (skt.: colui la cui essenza è l'illuminazione; tib.: changchup-sempa), il discepolo che ha dedicato se stesso al sentiero della compassione ed alla pratica delle sei paramita, al nirvana preferisce la reincarnazione per aiutare gli altri esseri sulla via del dharma. È l'ideale della scuola mahayana.
Bodhisattva, detti anche dhyani-Bodhisattva, emanazione dei Buddha Supremi nel corpo detto sambhoga-kaya.
bokshi (nep.) strega.
bon antica religione dell'Himàlaya, precedente alla introduzione del Buddhismo. Integratasi successivamente nel Vajrayana, se ne riconoscono alcuni aspetti nella cultura popolare e nei riti dove il celebrante ha la funzione di sciamano.
Brahama il creatore, divinità hindu. Incarna il principio della spiritualità calma e virile. Nell'iconografia hindu ha barba e baffi, prototipo dell'uomo ariano, ha quattro teste ornate da corone (la quinta fu persa), forse rappresentanti i quattro Veda, ed ha nelle mani: i Veda, il rosario, il cucchiaio e la brocca per le abluzioni sacre. Suo veicolo è il cigno Hansa. Uno dei suoi pochi templi è a Puskar in Rajasthan.
Brahama il Sé cosmico, principio formulato al termine del periodo vedico.
Brahamana la sezione di ogni Veda in cui è tenuta l'esegesi delle liturgie.
brahamani la casta superiore hinduista.
Buddha (skt.: l'Illuminato; tib.: Sengye) termine che può essere usato sia per Sakyamuni, cioè il Buddha storico, sia per i Buddha celesti di cui quelli terreni sono una manifestazione.
Buddha Jayanti festa per la nascita di Buddha.
Buddha Supremi (Skt.: Jina o Thathagata, tib.: gyalwa-ringa) sono cinque e presiedono ad altrettanti kalpa, cioè ere della storia cosmica. Introdotti dal Buddhismo mahayana, sono impropriamente chiamati dhyani Buddha:Buddha della meditazione. Vedi: Vairocana, Akshobya, Amitabha, Amoghasiddhi, Ratnasambhava.
buggyal pascoli in alta quota.
Buton filosofo e storico (1290-1364) sistemò il Tangyur.
C
chaitya (nep.) piccolo stupa.
chakra (skt.: ruota, sottinteso della legge; tib.: khorlo), importante simbolo buddhista e simbolo di Vairocana, simbolo hinduista di Visnu.
chakra nello yoga i cinque chakra sono centri o punti principali del corpo umano ai quali corrispondono funzioni sia fisiologiche che spirituali.
chakra puja rituale tantrico.
chang birra fermentata di riso o miglio.
chapati piadina azima.
chatti locanda con vitto e alloggio.
chauhri (nep.) ibrido di mucca e yak.
chautara piattaforma con sedili per i portatori ed il carico, eretta in memoria di un defunto, spesso all'ombra di un albero.
Chenrezi nome tibetano del bodhisattva Avalokiteshvar (lett.: colui che guarda giù, sott.: con compassione), è la manifestazione dell'amore celeste per tutti gli esseri viventi da parte del Buddha Supremo Amithaba. Protettore del Tibet, secondo alcuni si incarna nel Dalai Lama, per altri nel Karmapa.
cholo giacca nepalese
chorten (tib.) deriva dallo stupa, imitazione della tomba cupoliforme del Buddha. Ha una sua ben definita architettura dove ogni elemento assume un significato riproducente i caratteri dell'universo Vajrayana.
choskang (let.: legge-cappella) una delle sale di culto nei monasteri himalayani.
chuba tonaca lunga di lana usata dagli sherpa.
D
daha (nep.) lago.
Dalai Lama massima autorità della chiesa dei Gelugs-pa. In lingua mongola Dalai è oceano,sottinteso di saggezza, il titolo fu attribuito nel 1.578 da Altan Khan a Sonam Gyatso, Tenzin Gyatso è attualmente il 14° Pontefice della setta.
dalo (nep.) cesto di bambù
damaru tamburello a due facce impugnato durante le cerimonie del Vajrayana.
darshana (lett.: punto di vista) le diverse vie per arrivare alla conoscenza della dottrina hindu.
darshana vedere ed esser alla presenza di dio (darshana lena), di un santo, di un luogo sacro ed essere anche visti da dio (darshana denta) .
Dasain è la più importante festa nepalese, segna la fine del monsone.
deval (nep.) tempio.
Devi la dea per antonomasia la Gran Dea, la Risplendente, il principio femminile, la shakti o energia immanente, rappresentata nell'Hinduismo come divinità femminile. Devi riassume i poteri di Shiva, Vishnu e Brahama. Per i suoi devoti, Shaktas, sorgente di vita e suprema manifestazione del divino. Dio è femmina. Shiva e Shakti, la coppia eterna, rappresentati dal lingam e dalla yoni sono il cuore dell'Hinduismo contemporaneo. La figura della dea madre è principalmente focalizzata in Parvati.
devta divinità minore hindu.
dham luogo santo; Shankara Acharya stabilì quattro luoghi santi in India, Badrinath (UP), Puri (Orissa), Dwarka (Gujarat), Rameshwaram (Tamil Nadu). I quattro dham dell'Himàlaya sono Yamunotri, Gangotri, Kedarnath, Badrinath.
Dharamsala, cittadina dell'Himachal Pradesh dove ha sede il governo tibetano in esilio (non riconosciuto dall'O.N.U.) presieduto da S.S. il Dalai Lama.
dharamshala rifugio per i pellegrini
dharma (skt.: la legge, sottinteso del Buddha) è la norma che governa tutta l'esistenza ma è anche quell'insieme di insegnamenti che conduce allo stato di illuminazione (dharma viene da una radice sanscrita da cui si possono ricavare numerosi significati).
dharma-chakra skt. ruota della legge.
dharma-kaya (skt.: la sfera della legge) mondo superiore nel cui ambito si attua in modo supremo ed essenziale la legge (dharma).
dharma-pala skt: i guardiani-protettori della legge; sono tutte quelle divinità locali della religione bon che si integrarono nel pantheon lamaista. La loro conversione è attribuita a Padma Sàmbhava.
dhoja (nep.) porta
dhyana (skt.) meditazione.
Dhyani-Bodhisattva emanazione dei Buddha Supremi nel corpo detto sambhoga-kaya.
Dhyani-Buddha (skt) detti i Buddha della meditazione, nome non appropriato usato per indicare i cinque Buddha Supremi.
Digung-Kagyü o Drigung-kagyü (tib. bri-gung-pa) suddivisione dell'ordine Kagyü.
doko (nep.) cesto di bambu
dorje (tib.: diamante; skt.vajra:fulmine) è lo scettro rituale usato nella liturgia. Si impugna con la mano destra e simboleggia il principio maschile dei mezzi idonei (upaya).
drilbu, (tib.) è la campanella usata nei rituali del Vajrayana,è impugnato con la mano destra e rappresenta il principio femminile della consapevolezza (prajna).
drok-pa (tib.) pastori nomadi degli altipiani.
Druk-pa (ma anche Drug-pa o Dug-pa (tib. brug-pa) corrente dei Kagyü attualmente predominante in Bhutan e diffusa anche in Ladakh; il pontefice dei Drug-pa è S.S. Tungsey Rimpoche.
drup-chen o dupchen (tib. maestro della pratica) appellativo di alcuni grandi lama.
dukhang (tib.) la sala dell'assemblea di culto o sala riunioni.
Dukkar (skt. Ushnishasitatapatra: la dea dell'ombrello bianco), il suo culto, di origine indiana, fu accolto dai Gelug-pa.
dun (h) valle.
durbar palazzo.
dwar (h., nep) cancello, portone, entrata.
dwarpala (h., nep) guardiaportone.
dzo bovino maschio ma sterile, incrocio fra uno yak e mucca. La femmina è detta dzoma ed è feconda.
dzong (tib.: fortezza) può essere un palazzo od un convento fortificato.
E
emblemi gloriosi (tib.: bKrajis rtags-brgyad), sono otto oggetti che rappresentano simbolicamente otto aspetti del Buddhismo: i due pesci d'oro, il parasole, la conchiglia, il diagramma del buon auspicio, la bandiera della vittoria, il vaso, il loto, la ruota della legge. Disegnati tutti assieme formano un diagramma detto Taged-punzo.
F
faria (nep.) un tipo di sari
G
Gai Jatra (nep.) festa dedicata a Yama, dio della morte. Dura sette giorni.
gaines (nep.) menetrelli, cantori girovaghi.
Ganesh o Ganapati la più popolare delle divinità indiane, dio della saggezza, figlio di Shiva e Parvati, ha la testa di un elefante su corpo d'uomo. Generalmente colorato in rosso, suo veicolo è il topo Akhu. Lo si invoca all'inizio di ogni impresa, viaggio affare affinché rimuova gli ostacoli. È lo scriba responsabile della trascrizione dei testi sacri e quindi patrono della scrittura. In termini metafisici, la forma di mezzo-uomo e mezzo-elefante illustra il concetto filosofico del Tat-twam-asi. L'elefante rappresenta l'elemento cosmico, il corpo umano la personalità individuale, insieme essi formano un solo elemento.
ganja maryuana, hashish
garba -griha (lett.: gambo) cella dei templi hindu.
garh forte.
Garuda (tib.: ja-kyung) mitico uccello, veicolo di Vishnù ed entrato nella iconografia tibetana come veicolo di Vairocana.
Garwal terra dei cinquanta forti.
Gauri versione di Parvati, è compagna a Shankar.
Gelugs-pa (tib. dGe-lug-pa: seguaci della virtù, i virtuosi) è l'ultima, in ordine di tempo delle scuole lamaiste. Fondata nel 1000 d.C. da Tsongkapa che diede grande importanza alla preparazione teorica ed allo studio delle scritture, è detta scuola riformata o dei berretti gialli (tib.: zaser). Vi appartengono sia il Dalai Lama che il Panchen Lama.
ghanta (sct) vedi drilbu.
ghar (nep.) casa
ghat piattaforma in riva ai fiumi per ceromonie o pire funebri.
ghee burro.
Gita Govinda poema che evoca le gesta di Krishna nel suo aspetto di Govinda, dio pastore ed i suoi amori per le gopi.
gompa lett: la dimora della solitudine. Termine tibetano che indica i monasteri buddhisti.
gonkang (tib. mGon-khang: casa degli dei protettori. Talvolta è una cappella dove si svolgono speciali riti esoterici.
gopi (lett.: mandriana) compagne di giochi di Krishna nel suo aspetto di Govinda, dio pastore (vedi: Gita Govinda) .
Gorkhali sinonimo di nepalese.
Gotama uno dei nomi del Buddha storico Sakyamuni.
goth ovino himalayano.
Gujjar popolazione nomade, vive con la transumanza di bovini ed ovini fra le pianure e i pascoli himalayani.
gurdwara tempio sikh.
gurkha mercenari nepalesi.
Guru Rimpoche lett.: maestro prezioso, titolo reverenziale con il quale si indica il missionario Padma Sambhava.
guru skt.: il maestro, titolo riservato al maestro spirituale.
guruji sacerdote brahaminico.
Gurung abitano le valli a nord di Pokhara.
Gyalwa Karmapa il pontefice o grande lama dell'ordine dei Karma Kagyü.
Gyalwa Rigna (tib) vedi Buddha Supremi.
Gyalwa tib.: Vittorioso, titolo attribuito ai pontefici delle varie scuole.
H
halahala halahala il veleno prodottosi dall'oceano primordiale, bevuto da Shiva per salvare l'universo (vedi Nilkanta) .
Hanuman Hanuman dio con forma di scimmia, personaggio del Ramayana. Per l'aiuto a Rama fu ricompensato con lunga vita ed eterna giovinezza. Servì fedelmente il suo maestroe personifica la fedeltà nel servire dio. Considerato un individuo raffinato e profondamente colto, ben versato in ogni scienza. La sua saggezza è eguagliata dalla forza. Nei templi a lui dedicati è raffigurato con atteggiamento eroico, impugna nella destra la mazza e con la sinistra solleva il monte Sanjivini. e il simbolo della castità, donati con poteri soprannaturali come quello di volare e di cambiar aspetto a piacimento. È anche patrono dei lottatori.
harit harit verde
hinayana hinayana skt.: la piccola via, contrapposta al mahayana: la grande via. È il termine improprio per definire la scuola theravada che consera la purezza dei primi insegnamenti buddhisti. Diffusa in India meridionale, Sri Lanka, Birmania e Thailandia.
I
Indra Indra divinità vedica, re degli dei.
Ishwara Ishwara divinità nepalese.
J
jag fondazione.
jai Kedar invocazione a Kedar. Saluto fra i pellegrini in Garwal.
jai Shankar invocazione a Shankar. Saluto fra i pellegrini in Garwal.
Janai Purnima festa della luna piena dedicata al filo che gli hindu portano attorno al torace.
jata i capelli di un sadhu. Non vengono mai tagliati e sono rinvigoriti con latte dei frutti del banyan che conferisce un aspetto lanoso e spesso. Vengono portati o sciolti od acconciati come cocuzzolo o come corona.
jatamukata i capelli di un sadhu acconciati a corona attorno alla testa.
Jayanti nascita.
jhyal finestra
Jina (skt) vedi Buddha Supremi.
Jnanan illuninazione, conoscenza.
K
Kadam-pa (tib. bKa'-gdams-pa: coloro che seguono la tradizione Orale) fondata dall'indiano Atisha che si recò in Tibet nell'XI secolo, questa scuola diede importanza alla conoscenza dei testi canonici ed alla pratica della compassione, ed in seguito fu integrata nella scuola dei Gelug-pa.
Kagyü-pa (tib.bKa-brgyud-pa: quelli che seguono le tradizioni tramandate). Scuola fondata da Gompopa, rifacendosi agli insegnamenti dei quattro mahasiddha. Si suddivise subito in numerose scuole la più importante è la Karma-Kagyü. La Dugpa-Kagyü è la più diffusa in Ladakh.
Kailash (tib. Kang Rimpoche) Monte del Tibet centrale, raffigurazione del monte Meru sacro agli Hindu (è il trono di Shiva), ai buddhisti ed ai Bon. Da lui nascerebbero i quattro grandi fiumi dell'Asia: Indo, Bramaputra, Gange e Satlej. Vi sono anche due Kailash in India in Gaddheran ed a Gangotri.
Kala Rudra uno degli aspetti di Shiva. Il potere universale di distruzione che pone fine ad ogni esistenza e dal quale ogni esistenza nasce. Shiva ha due aspetti: uno terrificante ed immediato, l'altro beatificante e trascendente, con ruoli che si interscambiano. Nell'aspetto terrifico di Kala Rudra, Shiva può essere rappresentato seduto su una pelle di tigre, con il terzo occhio e la luna crescente, il corpo ricoperto di cenere (vedi naga sadhu). I tre occhi simbolizzano sole, luna e fuoco; con essi vede passato, presente e futuro. Sulla fronte è tracciata la mezza luna, indicando che Egli è Signore del tempo, per la misura che la luna dà a mesi e giorni con il suo movimento. La tigre è il veicolo dell'Energia, incarnazione delle forze della natura. Kala Rudra ha quattro braccia, tese nelle direzioni cardianali, simbolizzano il dominio universale. Il tridente (trisuli) ricorda le tre guna, tre qualità di base, e le tre funzioni di Shiva come creatore, conservatore, distruttore.
kala-chakra (skt.: la ruota del tempo, tib.: du-kor) È un sistema liturgico di origine nepalese, oppure sono i testi in cui tale dottrina viene descritta, oppure è il nome della divinità che personifica la dottrina. Da non confondere con la ruota della vita, bhava-chakra.
Kali divinità dravidica divenuta una delle principali divinità hindu, compagna di Shiva dall'aspetto terrifico. Kali deriva da Kala (tempo nel senso di durata). Rappresenta il principio del tempo che tutto distrugge. Come shakti, energia, di Shiva viene rappresentata danzare sul cadavere del dio che in tal caso rappresenta la materia senza cui l'energia non può dispiegarsi. Ma come shakti è anche il creatore, la Dea Madre.
Kali Yuga (lett.: l'era di Kali) sarà l'ultimo periodo in cui l'Hinduismo divide la storia cosmica. È un'età oscura prima di una rinascita dell'umanità in una nuova età dell'oro.
Kalki Avatara la futura ed ultima avatara di Vishnu che scenderà sulla terra come guerriero su un cavallo bianco e la salverà dalla distruzione.
kamandal anfora per raccogliere acqua od altro.
Kangyur codice fondamentale di sacre scritture tibetane è composto da 108 volumi. Racchiude la traduzione dei Sutra e dei Tantra indiani, aggiunge al tripitaka anche il Sutra Mahayana ed i Tantra del periodo di Buddhadharma.
kapala è la scatola cranica trasformata in coppa. Simbolo della suprema beatitudine.
Karma (skt.: azione) principio hindu assunto dal Buddhismo e modificatosi nel corso dei secoli, rappresenta il principio di causa effetto per il quale la condizione attuale è causata dalle azioni delle vite passate.
Karma-Kagyü tradizione lamaista che risale ad una linea di patriarchi famosi come Naropa o Milarepa. Attualmente questa chiesa ha aperto molti centri in tutto il mondo.
Karma-pa Pontefici dei Karma-Kagyü. Furono i primi a regolare la successione con il sistema delle reincarnazioni.
kata sciarpa bianca di seta o cotone che ci si scambia in segno di auspicio o che si offre ad alti prelati od alle statue della divinità.
Kaurava cento fratelli combattuti dai Pandava per la loro condotta viziosa e sconfitti nella battaglia di Kurukshetra.
kaya (skt: il corpo) termine dai molti significati nella simbologia e nella psicologia buddhista. Introdotto nel mahayana con l'acquisizione di alcuni concetti del tantrismo, il concetto dei tre kaya o dei tre corpi indica tre modi di essere del Buddha, tre sfere che sono dharma-kaya, sambhoga- kaya, nirmana-kaya.
Kedar altro nome di Shiva.
Kedarkhand la terra di Kedar, luogo di pace e di feste, regno di Shiva.
khatvanga (skt.: trisuli) lancia a tre punte. Nell'iconografia del Vajrayana, reca infilzati una testa appena recisa, una in putrefazione ed un teschio. Esse indicano che il possessore è aldilà delle nozioni di sostanza e non sostanza.
khola (nep.) torrente.
khukhuri (pr. kukri) pugnale nepalese.
kinkinimal fascia di metallo attorno al tetto dei templi nepalesi.
Kiranti suddivisi in Raj e Limbu, abitanti del Nepal orientale.
kirtimukha viso di divinità posto sopra le porte dei templi nepalesi.
Krishna è la più recente, in ordine di tempo, avatara di Vishnu. Un suo appellativo è Vasudeva, figlio di Vasu. Krishna era in origine il dio delle tribù pastorali delle foreste in riva allo Yamuna nella regione di Mathura. Nella leggenda è un erede al trono allevato dal pastore Nanda assieme al fratello Balarama (secondo altre leggende è nato da un capello nero [krishna] di Vishnu). La sua venuta è raccontata nel poema Gita Govinda dove si cantano le sue avventure con le Gopi (pastorelle), e con la compagna è Rada. Krishna riesce ad eliminare il tiranno Kamsa e rimettere sul trono Ugrasena. In seguito fonderà Dvaravati sulla costa occidentale dove morirà. Ma è nel Mahabarata, o meglio nel Bhagavad Gita che Krishna si rivela come l'Assoluto e come avatara di Vishnu.
kshatrya (lett. il guerriero) la seconda casta hindu.
Kumar secondo figlio di Shiva e comandante delle sue armate.
Kumari divinità femminili incarnate in fanciulle nepalesi.
kund lago, specchio d'acqua.
Kurushetra la grande battaglia fra i fratelli Pandava ed i Kaurava, punto focale del Mahabharata.
L
labrang bodhi labrang cappella privata del superiore di un convento.
Lakshman Lakshman fratello di Rama.
Lakshmi Lakshmi consorte di Vishnu e simbolizza prosperità, buona fortuna, magnificenza, dea della bellezza è conosciuta come «da milionaria».
lama bodhi lama tib.: superiore. inizialmente era un titolo attribuito solo a chi aveva la piena ordinazione ma in seguito il titolo è stato attribuito anche ai laici con il significato di maestro spirituale equivalente a guru.
lama nepalese lama usato anche per indicare una etnia del Nepal centrale.
Laxmi Laxmi dea della salute
lhakang bodhi lhakang tib.: la cappella delle divinità.
lingam lingam simbolo fallico di Shiva, derivato dai riti della fertilità preariani.
Lo bodhi Lo popolazione dell'alta valle del Kali Gandaki.
Lokapala Lokapala (tib.: Gyaltsen-de-shi) sono i protettori e guardiani delle quattro direzioni dello spazio. Sono sempre raffigurati nel vestibolo dei templi buddhisti Vajrayana.
lun nepalese lun oro.
M
nepalese Macchendra-nath dio protettore della valle di Kathmandu.
maddal sorta di tamburo nepalese.
nepalese Maddesh altro nome del Terai.
Magar di ceppo tibeto-birmano, vivono nel Nepal centrale.
Maha Deva il grande dio, è Shiva.
Mahabharata poema epico attraverso il quale vengono divulgati al popolo i principi fondamentali dell'Hinduismo.
Mahakala (skt: il grande nero; tib. Nagchen-gompo) divinità protettrice molto popolare, raffigurata in aspetto terrificante.
sanscrito mahamudra (skt.: il grande atteggiamento, tib.: phiak-gya- chempo: coscienza beatificante) è una sintesi applicata dai siddha al mahayana.
maha-puja cerimonia dell'inizio dell'anno newari in Nepal.
sanscrito mahasiddha (skt. i grandi maestri) termine riferito sia ai grandi predicatori e missionari della prima diffusione, come Padma Sàmbhava, od a quelli della seconda, come Milarepa. Talvolta vengono chiamati così anche gli 84 siddha.
sanscrito mahayana (skt.: la grande via) È la corrente religiosa sviluppatasi successivamente all'hinayana e diffusasi Cina, Giappone, Corea, Mongolia e Tibet. Assorbì elementi del tantrismo e considera la salvezza come una possibilità collettiva.
maithun unione sessuale rituale praticata da alcune scuole tantriche.
Maitreya (tib. Chamba) è il più famoso dei personaggi del pantheon buddhista fin dall'antichità essendo venerato anche dalle scuole hinayana. Rappresenta il Buddha del prossimo kalpa cioè del futuro. Verrà dall'ovest e quindi è talvolta rappresentato seduto all'occidentale.
Malla stirpe di sovrani che dal Nepal occidentale governò il paese fra il 13° ed il 18° secolo.
Manasarowar lago sacro a buddhisti ed hindu, posto vicino al monte Kailash, percorrendo a piedi il suo perimetro (parikarma) per centotto volte si entra direttamente nel nirvana.
manavantara una delle quattordici glaciazioni in cui si divide una yuga.
mandala (skt.: il cerchio) è uno psicogramma dell'universo e ne spiega l'organizzazione. La sua costruzione è parte integrante della liturgia ed è un momento di concentrazione e meditazione per l'artista.
mandir tempio.
Mani Ridmu festa degli Sherpa celebrata in stagioni differenti nei diversi monasteri del Khumbu.
Manjusri (skt.: il glorioso, tib. Jampal Yang) il culto di questo bodhisattva è diffuso su tutta l'aerea del Buddhismo mahayana, personifica la sapienza mistica e la suprema conoscenza.
mantra (skt.; tib.: brGyud) nelle pratiche tantriche sono lo strumento che permette di trasformare l'energia attraverso il suono. Nella pratica popolare sono frasi che hanno il potere di costringere la divinità a concedere la propria protezione. La lingua dei mantra è il sanscrito e non sono mai stati tradotti. Considerati formule cariche dell'influenza di un particolare Buddha o di un sapiente sono stati recentemente studiati anche dal punto di vista scientifico trovando importanti corrispondenze fra le loro tonalità ed alcuni ritmi naturali del nostro cervello.
Manu l'Adamo indiano, è l'antenato dell'uomo. Dopo una pralaya, cioè al termine della dissoluzione di una yuga, il primo Manu meditò presso Badrinath per diecimila anni. Egli salvaguardò così i semi della creazione e si imbarcò su un battello con sette rishi. L'ancora si impigliò in un pesce che trascinò il battello presso un'alta vetta, il Naubandhan. Egli riuscì alla fine ad attraccare la sua arca presso Badrinath. Secondo la tradizione indiana noi siamo nella settima manavantara e discendiamo dal settimo Manu (vedi: Manusmriti) .
Manushi-Buddha sono l'emanazione dei Buddha supremi nel mondo del nirmana-kaya, ne sono cioè il corpo fisico dei Buddha storici come Sakyamuni o Maitreya.
Manusmriti (lett.: ricordi di Manu) Testo del 1° secolo d.C.. Divide ogni era o yuga, in quattordici glaciazioni (manavantara). Al termine di un manavantara o di una yuga, Manu salva la sua vita dalla totale estinzione costruendo un battello.
nepalese mari (nep.) pane dolce.
Marpa grande santo e taumaturgo maestro di Milarepa.
Mata viene post posto al nome indicante un particolare aspetto o forma della Dea Madre od il luogo di culto (es.: Indergarh Mata, Iya Mata). Avari e Bayasa Mata curano i disturbi dell'infanza. Chamunda, Amli, Piplaj, Ambav Mata sono alcuni degli infiniti nomi tribali assunti dalla Dea Madre.
sanscrito math (nep.) edificio monastico.
Maya la totale illusione cosmica.
mela festa, fiera
Milarepa (Milas Respa: Mila vestito di cotone, 1040-1123) è considerato il più grande poeta e mistico della storia religiosa e letteraria del Tibet e del lamaismo.
Moghul imperatori di origine afghana che regnarono sull'India settentrionale dal 16° al 19° secolo. I più importanti furono: Babur (1527-1530), Humayun (1530-1556), Akbar (1556-1605), Jehangir (1605-1627), Shah Jahan ((1627-1658), Aurangzeb (1658-1707).
moksha salvezza ottenuta uscendo dal ciclo delle reincarnazioni.
mudra (skt.; tib.: pyag-rgya) gesti e posizioni delle mani che hanno assunto nei tantra il significato di un vero e proprio linguaggio.
mukh bocca, faccia.
mukti salvezza dell'anima per alcuni hinduisti.
murti raffigurazione di dio.
N
nach (nep.) danza
naga creature mezzi uomini e mezzi serpenti della mitologia hindu. Compaiono anche in molte leggende legate alla vita di Sakyamuni.
naga sadhu sadhu shivaita, completamente nudo, copre il corpo di cenere. Le ceneri provengono da un fuoco rituale sempre acceso e rappresentano la pira funebre, simbolizzano la completa rinuncia del sadhu alla vita, alludono all'azione di Shiva che ridusse l'universo in cenere e con esse si coprì il corpo.
nagar città
Nand il padre del signore Krishna.
Nandi il toro, veicolo di Vishnu.
Narayan incarnazione di Vishnu.
Narshinga uomo-leone incarnazione di Vishnu.
natha (nep.) anello da naso.
Navaratri festa delle «nove notti», celebra il ritorno di Rama nel suo regno dopo quattordici anni di esilio e le vicende del Ramayana.
Nilkantha Shiva che beve l'halahala e salva l'universo. La gola fu resa blu dal veleno.
Nirvana la salvezza secondo il Buddhismo.
O
P
Padma loto.
Padma Shambava (skt.: nato dal fiore di loto; tib.: Pema Chung-ne) nel corso del 700 introdusse il Buddhismo in Himàlaya. Nato nello Swat (Udyana od Urgyen, ora Pakistan) è detto Guru Rimpoche.
Padmasana la posizione (asana) del loto (padma) .
Pandava cinque fratelli protagonisti del Mahabharata: Yudhishthira, Bhim, Arjuna, Nakula, Sahadeva. Avevano un'unica moglie, Draupadi.
pandit erudito.
paramita (skt.) perfezione) .
Paramitayana (skt.) la via della perfezione.
parvat (parbat) montagna.
Parvati consorte di Shiva.
Pashupati maifestazione di Shiva come protettore degli animali.
pata bandiera metallica.
pipal albero di fico (Ficus religiosa), rispettato dagli Hindu, perché ospita Shiva.
pitha luogo o recinto sacro, usato per le offerte rituali, specie alle Dee, per assicurare fertilità o benessere individuale, della famiglia, delle greggi e del villaggio.
pokhari cisterna.
pradhan capo.
pralaya termine della dissoluzione di una yuga.
prana il respiro, principio vitale dell'universo.
prashad cibo consacrato, dolci benedetti che si ricevono dopo la preghiera.
prayang (skt. sacrificio) indica un luogo sacro ed atto ai sacrifici. Il prayang più importante è alla confluenza fra Gange e Yamuna ad Allaahabad. L'antico nome di Allaahabad sangam (luogo di incontro) era Prayang Raj.
puja cerimonia rituale.
pur città.
Purana
purnima luna piena.
Q
R
Radha compagna di Krishna la sua festa è nel ventiseiesimo giorno del mese di Bhadon (agosto-settembre) .
raga o ragini toni e note musicali indiane.
rakshi bevanda alcoolica.
Rama è descritto come un principe di una bellezza «lunare». Rappresenta l'ideale principe di una Età dell'Oro: temperamento artistico, conoscenze scientifiche, valore guerriero. Epitome della saggezza e del buon governo. È un avatar di Vishnu.
Rama semidio.
Ramayana poema epico hindu, celebra le geste del semidio Rama. Trasmesso oralmente venne scritto in sanscrito nel 5° sec. a.C. dal grande saggio Valmiki. Dasharatha, re di Kosala capitale dell'Ayodha, si accingeva ad investire il figlio maggiore Rama come principe della corona quando gli intrighi di palazzo condotti da Kaikeyi, una delle quattro mogli del re, lo costrinsero a condannarlo all'esilio nella foresta per quattordici anni. Rama se ne andò con la moglie Sita ed il fratellino Lakshman. Un giorno, mentre era assente, il demone Ravana, re di Lanka, rapì Sita. Con l'aiuto del re scimmia Sugriva e del suo esercito di scimmie condotte da Hanuman, Rama assediò Lanka, uccise Ravana e salvò Sita. Al termine dell'esilio fu incoronato.
Rana casta guerriera, nome della famiglia di visir che dominò il Nepal fra il 1846 ed il 1950.
Rinchen-zangpo (Rin-chen bZang-po) famoso come lotsawa (lett.: traduttore), questo illustre letterato (958-1055), viaggiò a lungo in India e Tibet, divenendo uno dei promotori della seconda diffusione del Buddhismo in Himàlaya.
rishi sant'uomo.
Rudra divinità terrifica del periodo vedico assimilata a Shiva. Rudra, la più potente delle divinità hindu, è la violenza che si manifesta nella natura (nel fuoco che brucia, nell'acqua che scava, nel vento che travolge, e nell'uomo che uccide). Il nome viene spiegato come «colui che piange» o «colui che fa piangere». Rudra è il «Signore delle Lacrime» (vedi Kala Rudra) .
rudraksh bacche del Eleocarpus ganitrus, color marrone scuro, composte da diversi spicchi (mukhee). Vengono riunite in rosari (lett.: lacrime di Rudra e con l'assimilazione di Rudra a Shiva: lacrime di Shiva). Dopo una battaglia fra dei e demoni, nel cui corso vennero distrutte tre città, Shiva pianse per le vite distrutte. Le lacrime caddero sulla terra. Dove esse caddero, spuntarono i cespugli con le rudraksh.
S
sage (nep.) saggio.
sahu (nep.) commerciante.
Sakyamuni skt: il saggio della stirpe dei Sakya; tib.: Sakya- Thupa) è il nome più famoso del Buddha storico della nostra era, il principe Gotama Siddhartha nato a Lumbini (in Nepal) e discendente della stirpe dei Sakya (skt: i potenti) .
Sakya-pa o Saskya-pa (tib. quelli di Saskya), termine che indica la scuola che ebbe il suo centro nel monastero di Sakya (tib.Saskya: terra gialla) .
samadhi liberazione interiore; realizzazione definitiva della propria natura spirituale. (anche meditazazione profonda) .
samsara il ciclo continuo di nascite e morti cui ci costringe il nostro karma, per il Vajrayana è il nostro mondo illusorio.
sankha conchiglia marina conica, simbolo di Vishnu. La punta è tagliata per poterla suonare a fiato. Usata un tempo in battaglia, è ora entrata nei rituali. La sua struttura a spirale, che parte da un punto per allargarsi sempre più, simbolizza l'origine dell'essere. Proveniendo dal mare, è associata all'Oceano primordiale. Il suono che emette quando vi si soffia richiama la vibrazione che causò la Creazione.
sarangi strumento musicale.
seto (nep.) bianco.
shakta (skt.) culto indu che fu assimilato dal Vajrayana basato ssul concetto dell'energia divina vista come principio attivo dell'esistenza.
shakti (skt.) personificazioni femminili del principio attivo, assumono una propria identità. Nel pantheon lamaista, sono spesso raffigurate avvinte ai loro omologhi maschili nella forma yab-yum, padre-madre.
shalagrama pietra od ammonite fossile simbolo di Vishnu. Rappresenta l'energia cosmica ed i poteri creativi dell'universo. Vishnu può assumere qualsiasi forme e questa pietra condensa tutti gli attributi di Vishnu ed è permeata dalla sua presenza.
Shankar variante di Shiva, compagno di Gauri, onorato con il grido «Jai Shankar!».
shanti formula vedica invocante la pace.
shastra scritture, codicie e norme di comportamento vedici.
shikhara tempio hinduista a forma di pagoda.
Shiva terzo dio della trimurti hindu, il distruttore, venerato nel lingam.
Shivaratri festa dedicata a Shiva.
shri (lett.: gloria) appellativo premesso ad un nome. Nel linguaggio corrente ormai una forma di saluto.
Shri (pr.: shrim) breve mantra o formula di invocazione a Lakshmi, consorte di Vishnu e simbolizza fertilità, fortuna. Come mantra diè costituita da sh, la trascendente divinità della fortuna, r per ricchezza, i per soddisfazione. Il suono indica mancanza di limiti, se nasale indica pena.
siddha (skt.: i maestri) personaggi storici o leggendari, se ne contano 84; famosi per la loro mancanza di conformismo, propagandarono il tantrismo e la possibilità di raggiungere velocemente il nirvana.
Siddhartha (skt: colui che ha raggiunto lo scopo) è il nome del Buddha storico Sakyamuni.
sindur (n.) vermiglione oppure simbolo della condizione di moglie.
sirdar (n.) capo dei portatori.
Sita compagna di Rama.
stupa (skt.) elemento dell'architettura buddhista diffuso in tutta l'Asia. Inizialmente era solo una cupola che ricordava la tomba del Buddha o conteneva reliquie di santi. Nelle varie regioni asiatiche ha assunto differenti aspetti architettonici come il chorten himalayano o la pagoda.
suppo (nep.) specie di spada.
Surabi la sacra mucca che risponde ad ogni domanda sul monte Meru e che vive in Galoka.
sutra o sutta (skt. le parole; tib.: mdo) ciò che disse Sakyamuni ed è raccolto in vari testi canonici dell'hinayana e del mahayana.
svet (nep.?) bianco.
Swayambhu nato da sé.
T
Taged-punzo diagramma che riunisce gli otto emblemi gloriosi.
Taleju dea nepalese protettrice dei re Malla.
Tamang sono i più antichi abitanti del Nepal. Vivono nella zona centro-orientale.
tangka (tib.: thang-ka: oggetto che si arrotola) .Dipinti su cotone o seta che raffigurano soggetii religiosi, storici o medici.
Tangyur volumi dottrinari che contengono le interpretazioni del Kangyur, i commenti furono scritti da teologi indiani e tibetani. L'immenso lavoro dell'ordinamento definitivo dei 205 volumi fu in gran parte svolto dal filosofo e storico Buton (1.290-1.364) .
tantra (tib.: Gyu) sono scritti sacri elaborati sia da hindu che da buddhisti verso il 700 d.C. .
tantrismo insieme di credenze e di pratiche hindu che furono assorbite dal Vajrayana.
Tara principio femminile passato dall'hinduismo al lamaismo.
tarcho (tib.: dar-lchog) Formule sacre e benedizioni sono scritte su questo stendardo stretto ed alto, fissato ad un palo. Il vento, agitandolo, ripete le formule portando la benedizione tutt'intorno.
Terma (tesori) insegnamenti nascosti da Padma Sambhava.
Tertön, gli scopritori di tesori (terma). Fra loro, Nyangral Nyima Özer (1124-92), il guru Chowang (1212-70), Dorje Lingpa (1346-1405), Padma Lingpa (n.1405) e Jamyang Khyentse (1820-1892) sono riveriti come i cinque re dei tertön.
Thathagata (skt: colui che è giunto aldilà dei limiti abituali della coscienza) vedi Buddha Supremi.
Tihar festa nepalese «delle luci» in onore di Laxmi, moglie di Vishnù.
tika segno apposto sulla fronte.
topi cappello caratteristico nepalese.
torana timpano di un edificio.
torma (tib. gTorma) cono di farina d'orzo impastata con burro usata come offerta.
trisula tridente simbolo di Shiva ma anche di altre divinità, rappresenta creazione, conservazione, distruzione. Il tridente rappresenta anche le tre arterie «sottili» del corpo: Ida, Pingala e Sushunna, attraverso cui l'energia femminile sale dalla base della spina alla sommità della testa nel corso della meditazione.
tsampa farina d'orzo tostato.
Tsongkapa (tib.: Tsong-Kha-pa, l'uomo del paese delle cipolle, 1357-1419), grande riformatore del lamaismo, capostipite della scuola gelug-pa. Venerato come Je Rimpochè è considerato un'incarnazione di Manjushri.
tulku talvolta anche trulku (tib.: corpo di trasformazione o corpo apparente ), chiunque nascendo è considerato la reincarnazione vivente di una importante persona come un santo, un maestro, un prelato od addirittura una divinità. Derivato dalla dottrina mahayana del bodhisattva, il principio della reincarnazione fu introdotto dai Karmapa per controllare la successione del potere.
U
Upanishad, commenti filosofici sul rituale vedico. Hanno il fine di far conseguire l'esperienza dell'identità tra spirito individuale ed universale.
Uttarkhand, Uttrakhand da uttar: nord e khand: regione, le valli settentrionali del Garwal.
V
Vairocana Buddha Supremo o l'Adi Buddha (secondo le scuole). Storicamente è un grande maestro della scuola Nyngma, successivamente considerato l'incarnazione della divinità.
vajra (skt.: il fulmine) attributo del dio Shiva. vedi anche dorje.
Vajrayana (skt: veicolo del fulmine; tib.: dorje-tegpa: veicolo del diamante) è l'ultimo sviluppo del Buddhismo mahayana, sviluppatosi nel Bengala fra il 400 ed il 900 d.C.e poi predicato e modificato ulteriormente in Tibet, dove si è consolidato nell'aspetto attuale verso il 1.400.
vanshi (nep.) flauto.
Veda i quattro libri della conoscenza attribuiti agli Arii, composti in forma di inni con vario contenuto. Rig Veda; Sama Veda, canti liturgici; Yajur Veda con formule sacrificali, Atharva o Veda dei sacerdoti del fuoco. I Veda si dividono ognuno in quattro parti: Samitha, inni e formule sacre; Brahamana, testi rituali con esegesi delle liturgie; Aranyaka, scritti filosofici interpretanti il sacrificio vedico; Upanishad, commenti filosofici sul rituale.
Vedanta (lett.: la fine dei Veda) sistema filosofico basato sull'interpretazione delle Upanishad: la realtà è frutto di Maya, la totale illusione cosmica.
vihara edificio religioso buddhista.
Vishnu, il conservatore, divinità della Trimurti hindu.
W
X
Y
yab-yum yab-yum l'unione fisica e mistica fra una divinità maschile e la divinità femminile che è la personificazione della sua energia, vedi shakti.
Yama Yama (skt; tib.: Shinje), dio della morte, re di quello che noi chiamiamo inferno, è rappresentato con aspetto terrificante. Nel Vajrayana è raffigurato anche come divinità che sorregge la bhava-chakra, la ruota della vita.
Yamantaka Yamantaka (skt : colui che vince Yama; tib.: Dorje-Chiche) Divinità protettrice dei Gelug-pa è il vincitore della morte.
yatra yatra festa, pellegrinaggio.
yatri yatri pellegrino.
Yddam Yddam (skt. istaveda) divinità personale, assegnata dal guru al praticante in base a caratteristiche personali da sviluppare mediante la concentrazione sulla figura dell'yddam.
yeti yeti uomo delle nevi, non ama essere definito abominevole.
Z

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Ultimo aggiornamento grafico
04/11/2001