Tibetan Children's Villages
TCV

Progetto Sumdho

Sumdho vuol dire "confluenza" ed in queste pagine confluiscono alcune iniziative per sostenere l'attività di questa piccola scuola per rifugiati tibetani

Aiuto allo Zanskar
onlus

Women Association of Zanskar ] Progetti per TCV Sumdho ]

Assegnato il premio "Coraggio" a Jetsun Pema, una vita per i bambini e la libertà di fede

Motivazioni

Premio Coraggio 2002

La sezione ANDE (Associazione Nazionale Donne Elettrici) di Brescia, nella tradizione dell'impegno sociale e civile che caratterizza l'Associazione, nell'intento di promuovere ed accrescere la partecipazione della donna alla vita politica e sociale, intesa quale espressione di "servizio" e salvaguardia dei valori civili e democratici della nostra cultura e tradizione assegna a

Jetsun Pema

per la fermezza e l'impegno nell'affermare il diritto
a praticare liberamente i propri culti.

Il Sindaco di Brescia Paolo Corsini, ospiterà il “Premio Coraggio 2002”, istituito dalla sezione ANDE di Brescia ed inviata la S.V. alla cerimonia che si terrà il 26 febbraio alle ore 18.30

 Gianna Spada   Paolo Corsini
Presidente ANDE    Sindaco di Brescia

Dal Giornale di Brescia 22 febbraio 2002

Presentato dal sindaco Paolo Corsini, dalla presidente bresciana dell’Ande Gianna Spada e dalla presidente del Consiglio comunale Laura Castelletti, il premio è stato consegnato a Jetsun Pema martedì 26 febbraio 2002  nel salone Vanvitelliano, con appendice musicale al teatro San Carlino (sul palco il pianista Jin-Hee-Kim). Jetsun Pema, da anni è l’anima e il motore del Tibet Children’s Village di Dharamsala che accoglie centinaia di bambini poveri ed orfani, presidente della rete di villaggi per i bambini che sono sorti negli ultimi anni in varie località.


Originale: Jetsun Pema, una vita per i bambini e la libertà di fede
(lingua: Italiano )

Martedì 26 la consegna del Premio promosso dall’Ande
Coraggiosa tibetana
Jetsun Pema, una vita per i bambini e la libertà di fede

Torna, dopo un anno di pausa, il «Premio Coraggio» promosso dalla sezione bresciana dell’Associazione Nazionale Donne Elettrici e assegnato a donne che si son distinte in campo politico, imprenditoriale, sociale e religioso. Un premio che quest’anno assume un particolare significato, sia per il nome della donna cui è stato assegnato, la tibetana Jetsun Pema, sorella del Dalai Lama, sia per il contesto internazionale in cui la biografia della signora Pema si colloca: la barbarie culturale e religiosa imposta dal regime dei talebani in Afghanistan, resa visibile al mondo con la distruzione delle statue dei Buddha e la persecuzione religiosa messa in campo contro le popolazioni tibetane da parte del governo cinese. Presentato dal sindaco Paolo Corsini, dalla presidente bresciana dell’Ande Gianna Spada e dalla presidente del Consiglio comunale Laura Castelletti, il premio sarà consegnato a Jetsun Pema martedì 26 alle 18.30, nel salone Vanvitelliano, con appendice musicale alle 20.30, al Sancarlino (sul palco il pianista Jin-Hee-Kim). Jetsun Pema, da anni è l’anima e il motore del Tibet Children’s Village di Dharamsala che accoglie centinaia di bambini poveri ed orfani, presidente della rete di villaggi per i bambini che sono sorti negli ultimi anni in varie località. Attualmente sono più di 12mila i bambini aiutati e soccorsi nei Villages. Sono invece oltre mille gli studenti che i Villaggi sostengono nel percorso di formazione professionale e artigianale. «Abbiamo deciso di assegnare il premio a Jetsun Pema - ha detto Gianna Spada - subito dopo aver visto le immagini di distruzione delle statue dei Buddha afghani da parte dei talebani. Abbiamo pensato alla libertà di culto, alla libertà di preghiera come ad una necessità dell’anima, da rispettare, da tutelare. La vicenda del popolo tibetano è da questo punto di vista significativa, proprio per la natura religiosa del suo impegno e del suo coraggio». Coraggio che deve essere punto di riferimento e testimonianza eccezionale - hanno detto il sindaco Corsini e la presidente Castelletti - per l’intera città nelle sue diversissime coniugazioni. E il cammino del premio, giunto alla decima edizione, racconta questa storia di coraggio al femminile: basta ricordare i nomi delle donne cui è stato assegnato, da Edda Pucci a Donuta Walesa, da Lucia Saputo a Maria Angela Natali, da Marianna Rombolà Gentile a Tullia Zevi, da Amelia Barbieri a Carlotta Orlando a Maria Angela Benvenuti. Donne che hanno incarnato i problemi di un’epoca, e insieme tutte le sue speranze.