26/03/2003
kashmir: governo sotto accusa per non aver smobilitato famigerato corpo di polizia anti-guerriglia |
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Il governo del travagliato Stato indiano del Kashmir è sotto accusa per non aver adempiuto alla promessa di limitare le attività di un famigerato corpo di polizia anti-guerriglia. In questi giorni l’esecutivo locale, guidato da Mohammad Sayeed, ha annunciato che il Sog - ‘Gruppo per le operazioni speciali’ impegnato a fronteggiare la ribellione armata in Kashmir, ma più volte accusato di abusi - sarà assimilato alle “regolari forze di polizia”.
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Il governo del travagliato Stato indiano del Kashmir è sotto accusa per non aver adempiuto alla promessa di limitare le attività di un famigerato corpo di polizia anti-guerriglia. In questi giorni l’esecutivo locale, guidato da Mohammad Sayeed, ha annunciato che il Sog - ‘Gruppo per le operazioni speciali’ impegnato a fronteggiare la ribellione armata in Kashmir, ma più volte accusato di abusi - sarà assimilato alle “regolari forze di polizia”. Un portavoce governativo ha precisato che i poliziotti non hanno sospeso le operazioni contro i guerriglieri, bensì d’ora in poi tutte le iniziative per contrastare la ribellione saranno prese sotto la supervisione dei sovrintendenti dei distretti di polizia. L’opposizione è insorta, sostenendo che il cambiamento è solo di facciata. “La gente resterà vittima delle stesse atrocità, anche se vi sarà il controllo degli alti ufficiali dei distretti”, ha sostenuto Javed Ahmed Mir, leader del Fronte di liberazione del Jammu e kashmir (Jklf), movimento che lotta perché la regione, divisa tra India e Pakistan, venga riunificata in uno Stato indipendente. Partiti di opposizione, attivisti per i diritti umani e l’organizzazione Amnesty International hanno espresso sdegno per la decisione di Sayeed, incolpandolo di false promesse. Già nelle scorse settimane Amnesty aveva rivolto precise accuse alle autorità dello Stato del Jammu e Kashmir: in particolare le aveva tacciate di non aver indagato su tutti i casi di omicidi avvenuti in carcere e di violazioni dei diritti umani sui detenuti, garantendo così l’impunità agli uomini del Sog.
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