20/12/2002
AMNESTY: "PEGGIORANO I DIRITTI UMANI NEL PAESE" |
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(lingua: Italiano
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In un rapporto diffuso ieri da ‘Amnesty International’ a Kathmandu, in Nepal, si afferma che più di 4366 persone sono state uccise, dal novembre 2001, nel conflitto che oppone il Partito comunista di tendenza maoista ed il governo, ovvero dal momento in cui sono stati sospesi i colloqui di pacificazione tra le parti belligeranti. Il documento, dal titolo "Nepal: il peggioramento della crisi dei diritti umani", rivela che almeno il 50 per cento delle vittime sono civili uccisi, perché "avrebbero collaborato coi guerriglieri o sarebbero stati solo sospettati di farlo".
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di: AMNESTY: "PEGGIORANO I DIRITTI UMANI NEL PAESE"
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NEPAL, 20 DIC 2002 (0:20)
-------------------------------------------------------------------------------- AMNESTY: "PEGGIORANO I DIRITTI UMANI NEL PAESE" (BRIEF, PEACE/JUSTICE) In un rapporto diffuso ieri da ‘Amnesty International’ a Kathmandu, in Nepal, si afferma che più di 4366 persone sono state uccise, dal novembre 2001, nel conflitto che oppone il Partito comunista di tendenza maoista ed il governo, ovvero dal momento in cui sono stati sospesi i colloqui di pacificazione tra le parti belligeranti. Il documento, dal titolo "Nepal: il peggioramento della crisi dei diritti umani", rivela che almeno il 50 per cento delle vittime sono civili uccisi, perché "avrebbero collaborato coi guerriglieri o sarebbero stati solo sospettati di farlo".
Nel rapporto si legge anche che lo scorso anno sarebbero scomparse 66 persone dopo essere state catturate dalle forze di sicurezza governative, portando il totale ad oltre 200 e collocando il Paese al terzo posto nel mondo per numero di ‘desparecidos’.
Mentre le forze maoiste sarebbero responsabili della morte di 800 civili considerati ‘nemici della rivoluzione’ ed anche dell’arruolamento di bambini soldato. Amnesty International afferma ancora nel rapporto che i guerriglieri arrestati sarebbero 9900 di cui 1722 sono tuttora sotto custodia. Spesso accade che i prigionieri siano trattati al di fuori delle garanzie legali previste, in special modo quando sono sospettati di possedere armi. Dallo scorso novembre in Nepal è stato dichiarato lo ‘stato di emergenza nazionale’, che assicura ad esercito e polizia margini discrezionali molto ampi. Il conflitto, tuttavia, vede degli spiragli di miglioramento perché nelle ultime settimane vi sono state numerose dichiarazioni sia del governo che dei maoisti che manifestano la volontà di riprendere il dialogo. (RB)
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