06/05/2002  Il prossimo 21 giugno il Tibet al "Castagneto Day" (da il Tirreno)

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Il 22 giugno, giorno della manifestazione presso la Torre di Donoratico, sarà preceduto il 21 da una giornata di riflessione e di discussione. Un convegno tra la Sala dei Molini e il castello castagnetano cui parteciperanno i vertici del buddismo tibetano (è prevista una relazione anche della sorella del Dalai Lama) il ministro dell'ambiente Altero Matteoli e il giornalista Marcello Vannucci. Ma interverrano anche il rabbino e il vescovo di Grosseto. Insomma un dibattito ad alto livello che spazierà dalla lotta per la salvezza della cultura del Tibet all'impegno per la salvaguardia dei cibi locali, alla celebrazione degli eremi.
Nella giornata del 22 poi alla Torre è prevista la presenza di ben 15-20 aziende tibetane con la partecipazione di un astrologo e di un «mago» della medicina del Tibet.

Contenuto di: «Castagneto Day» si gemella con il buddismo tibetano

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ulla parola)

CASTAGNETO. La terza 3ª edizione del «Castagneto Day» all'insegna della tradizione come «fonte autonoma di ricchezza e di sviluppo». Ci sarà il gemellaggio col buddismo tibetano e la riscoperta dell'itinerario degli eremi religiosi che da San Guido conduceva fino a Sant'Antimo e poi sù verso l'appennino fino ai monasteri del Casentino. Una svolta religiosa nella manifestazione castagnetana?
«Non direi - precisa Franco Malenotti - piuttosto un ulteriore approfondimento della linea che ci siamo dati fin dalla prima edizione. Valorizzare la tradizione, anche quella delle fedi, come antiveleno alla globalizzazione». Franco Malenotti dal successo conquistato con la direzione di Belstaff in Italia, dopo essere pervenuto al vertice di quel settore dell'abbigliamento toscano che è la Capalbio, è il primo promotore della manifestazione. Insieme a Gaddo Della Gherardesca ha costruito in un triennio un'iniziativa ormai presente nei settimanali e nei periodici più noti. Dall'Inghilterra al Sud Africa il «Castagneto Day» è presentata come una delle manifestazioni più originali e la zona di riferimento tra le più suggestive. Questa affermazione si confermerà anche col gemellaggio buddista? Malenotti non ha dubbi in proposito. «Vuol sapere perchè questa iniziativa piace così tanto? E'presto detto. Basta vedere come gli ospiti, i turisti, i visitatori del borgo di Bolgheri, osservano i particolari di questo luogo. C'è la stessa disposizione d'animo con la quale ci si ferma a contemplare le bellezze artistiche di una grande città d'arte, da Venezia a Firenze. Qui la natura ha costruito un paesaggio unico e i toscani, i maremmani non solo non lo hanno deturpato, come purtroppo capita altrove, ma lo hanno saputo preservare. Si tratta ora di valorizzarlo sempre di più: un vero antidoto contro gli stravolgimenti di quella globalizzazione che vorrebbe scardinare le nostre radici».
E così questa volta il 22 giugno, giorno della manifestazione presso la Torre di Donoratico, sarà preceduto il 21 da una giornata di riflessione e di discussione. Un convegno tra la Sala dei Molini e il castello castagnetano cui parteciperanno i vertici del buddismo tibetano (è prevista una relazione anche della sorella del Dalai Lama) il ministro dell'ambiente Altero Matteoli e il giornalista Marcello Vannucci. Ma interverrano anche il rabbino e il vescovo di Grosseto. Insomma un dibattito ad alto livello che spazierà dalla lotta per la salvezza della cultura del Tibet all'impegno per la salvaguardia dei cibi locali, alla celebrazione degli eremi.
Nella giornata del 22 poi alla Torre è prevista la presenza di ben 15-20 aziende tibetane con la partecipazione di un astrologo e di un «mago» della medicina del Tibet. Presenti anche i butteri della Merca che con le loro evoluzioni a cavallo faranno da cornice alle 63 ditte di espositori toscani in altrettanti stands.
Si avrà quindi un continuum tra le esposizioni asiatiche e quelle locali, quasi a indicare il comune valore delle conquiste artigianali. Tra le personalità invitate (e che non dovrebbero mancare alla manifestazione) Malenotti indica quei personaggi che già sono noti anche per la loro appartenenza alla fede buddista, da Richard Gere a Roberto Baggio.
Un impegno quindi a convocare chi si è segnalato più per particolari vocazioni e sensibilità verso la materia in campo che per appartenenza agli ambienti vip.