13/01/2002  Il Comune appoggia i diritti del Tibet

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Guarda anche ad Oriente il Consiglio comunale di Portogruaro, nella sua ultima riunione, infatti, ha approvato all'unanimità un ordine del giorno sul «Riconoscimento dei diritti del popolo tibetano», che è stato inviato al presidente del Consiglio, ai presidenti delle Camere, al primo ministro della Repubblica Popolare di Cina, al Dalai Lama, al governo e al Parlamento tibetano in esilio, al Parlamento europeo e al segretario generale dell'Onu.

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PORTOGRUARO. Guarda anche ad Oriente il Consiglio comunale di Portogruaro. Nella sua ultima riunione, infatti, ha approvato all'unanimitą un ordine del giorno sul «Riconoscimento dei diritti del popolo tibetano», che č stato inviato al presidente del Consiglio, ai presidenti delle Camere, al primo ministro della Repubblica Popolare di Cina, al Dalai Lama, al governo e al Parlamento tibetano in esilio, al Parlamento europeo e al segretario generale dell'Onu. Nel documento, dopo una breve cronistoria dell'invasione del Tibet da parte delle forze armate cinesi, nel 1949 e 1950, della rivolta di Lhasa contro l'occupazione nel 1959, della legge marziale imposta dalle autoritą cinesi in Tibet nel 1989 e della trasformazione nel 1992 del Tibet in «zona economica speciale» con il conseguente trasferimento massiccio di coloni cinesi in quella regione, ricorda in particolare «l'accordo in 17 punti» firmato sotto costrizione a Pechino dalle autoritą tibetane che, pur sancendo l'annessione del Tibet alla Cina, garantiva anche la piena autonomia del Tibet, il riconoscimento del suo pensiero politico e la libertą religiosa, evidenziando anche la risoluzione del Parlamento europeo del 6 luglio 2000 con la quale si invitavano i governi degli Stati europei ad esaminare la possibilitą di riconoscere il Governo tibetano in esilio. L'ordine del giorno del Consiglio comunale di Portogruaro conclude, infine, chiedendo al governo e al Parlamento della Repubblica «di dare immediata attuazione alla Risoluzione del Parlamento europeo concorrendo, in questo modo, ad un accordo che garantisca la piena autonomia dei tibetani in tutti i campi della vita politica, economica, sociale e culturale, con le sole eccezioni della politica di difesa e della politica estera». In proposito, il Comune di Portogruaro ha anche deciso di mantenere esposta la bandiera tibetana in un apposito luogo del municipio fino a quando il governo cinese e il governo tibetano in esilio non avranno concordato un nuovo «status» che garantisca una piena autonomia per il Tibet.