Al Teatro HOPS ( www.hopsgenova.it ) di Genova, AaZ onlus incontra la cittadinanza presentando il film vincitore del 58° Trento Film Festival. Marianne Chaud, francese classe 1976, è etnologa, laureata in scienze sociali presso la Ecole des Hautes Etudes di Parigi. Studiosa delle popolazioni e tradizioni della regione dello Zanskar, ha viaggiato e vissuto in quelle aree per lunghi periodi, imparando la loro lingua e lavorando con loro. Nei gazebo antistanti il Teatro "Zanskar-pa" fotografie di Tina Imbriano
Nata a Briançon nel 1976, Marianne Chaud è originaria di Puy-Saint-Vincent a sud del Massiccio des Écrins. A 14 anni parte per il Marocco, a 19 (1996) va a Bombay per finalmente entrare in Zanskar nel 1999. È un amore prima vista che le frutta la Genziana d'oro 2009 del Club Alpino Italiano per il miglior film di montagna per il delicato documentario “Himalaya terre des femmes”. Marianne Chaud usa la piccola telecamera con discrezione, entrando lei stessa in campo quando partecipa attivamente alla vita della famiglia con cui abita e dà una mano nei lavori. Marianne diventa una “sorella” per la coetanea dello Zanskar già madre di tre figli. Ma di Marianne Choud il documentario che più apprezziamo è "Himalaya, le chemin du ciel", Genziana d’Oro come miglior film in assoluto al 8° Trento Film Festival del 2010. Nel gelo dell'inverno ladakho Marianne ha seguito la vita di un piccolo monaco del monastero di Phuktal. La videocamera si sostituisce ai vecchi strumenti dell’etnologo, taccuino, registratore e macchina fotografica. Ambientato nell’arido e maestoso paesaggio delle montagne innevate dello Zanskar, la valle situata a 4000 metri d'altitudine in India, il film racconta la storia dei monaci bambini, ed in particolare di Kenrap, un bimbo di otto anni che da quando ne aveva cinque è stato riconosciuto come la reincarnazione dell' anziano monaco. Nelle stanze del monastero, a partire dalla toilette mattutina con l’acqua a -20°, durante il corso di filosofia, mentre lava i piatti o gioca con gli amici, fino ai pochi giorni di vacanza che trascorre in famiglia, la regista lo segue, parla con lui, si fa raccontare la sua vita. Si delinea così il ritratto di un bambino giocoso e felice, ma allo stesso tempo convinto di essere un vecchio saggio. Un'importante testimonianza sulla vita quotidiana dei monaci buddhisti. L'autrice non da giudizi sulla vita di questo ragazzino staccato dalla famiglia che andrà a trovare nel corso dell'inverno. Si limita a registrare una "trance de vie" di questa adolescenza in una comunità maschile chiusa. Lo Zanskar, con la sua gente, si rivela ancora una volta uno scrigno prezioso valorizzato da persone sensibili come Marianne, altre volte saccheggiato. Al termine della proiezione puoi cenare presso il Ristorante (Chef: Alex Serci) annesso al Teatro. Prenotazioni allo 010 2511934
Evento in collaborazione con
Dal 18 marzo all'8 aprile "Tenzin va a scuola" mostra fotografica in Piazza Truogoli di S.Brigida, 25 (di fronte alla Libreria Finisterre
Come raggiungere il Teatro Hobs
►Da via Garibaldi scendere per vivo Angeli e oltrepassare via della Maddalena.
►Da piazza Soziglia prendere vico dietro il coro della Maddalena fino all'incrocio con vico Lepre.
"Himalaya, le chemin du ciel" trailer
Intervista a Marianne Choud (lingua francese)
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