MALI - filmato di Marco Vasta, viaggiatore e ricercatore. autore di diverse pubblicazioni sull’India e la regione himalayana. Marco presenterà il suo filmato: due gruppi di Avventure con Marco Vasta e Alfredo Ferrauti percorrono la Falaise Dogon confrontando con i ricordi di viaggi precedenti i pochi cambiamenti avvenuti in uno dei Paesi che meglio esprimono l’Africa nera. Tre momenti sono espressamente dedicati alle danze Dogon, alla navigazione sul fiume Niger e ai mercati.
Il filmato mostra anche i vari aspetti del trekking nei suoi momenti organizzativi negli incontri con le nuove strutture turistiche che si stanno organizzando e confronta le immagini attuali con i ricordi di Vittorio Kulczycki, Paolo Nugari e Roberto Virgili che intervengono con brevi flash.
Un viaggio tra le popolazioni Dogon del Mali oggi è relativamente facile, ma fino alla meta degli anni ‘30, quando per la prima volta il famoso etnologo francese Marcel Griaule soggiornò a lungo nel loro territorio, in Europa si pensava ancora che i Dogon fossero dei selvaggi, primitivi e arretratissimi. L’opera di ricerca di Griaule sollevò il velo di ignoranza sulle culture africane in genere e in particolare sulla straordinaria cosmogonia dei Dogon, un popolo fedele a una tradizione ancestrale. Il libro di Griaule tradotto in italiano con il titolo “Dio d’acqua” contiene le rivelazioni di un venerabile anziano Dogon allo studioso francese, su una cultura tramandata gelosamente da padre in figlio senza lasciare alcuna traccia scritta. I Dogon, che hanno elaborato sistemi di misurazione l’astronomiche e il calendario, già conoscevano la stella Sirio B scoperta dagli astronomi solo nel 1884? Ciò aggiunge mistero al mistero. Il villaggio Dogon nasconde i segreti di questo popolo in un simbolismo di difficile decifrazione che prende forma nelle maschere, nelle danze, nelle riunioni nel toguna, il tempio della parola, dove gli anziani si riuniscono per le decisioni che interessano la vita della comunità.
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