la visita in Italia, in questi giorni, del Primo Ministro Cinese Wen Jiabao ci spinge a richiamare in maniera forte la Sua attenzione sulla violazione continua e grave in Cina dei diritti fondamentali: umani, del lavoro, politici, etnici, religiosi.
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CONFEDERAZIONE ITALIANA SINDACATI LAVORATORI
On. Franco Frattini Ministro Affari Esteri ROMA
Roma, 7 Maggio 2004 Caro Frattini, la visita in Italia, in questi giorni, del Primo Ministro Cinese Wen Jiabao ci spinge a richiamare in maniera forte la Sua attenzione sulla violazione continua e grave in Cina dei diritti fondamentali: umani, del lavoro, politici, etnici, religiosi. La Cisl considera grave la condanna la morte, da parte della magistratura della provincia dello Sishuan, di due religiosi tibetan: Tenzin Delek Rimpche e Lobsang Donduhup, con l’accusa di attività a favore dell’indipendenza del Tibet. Purtroppo la condanna a morte del monaco Lobsang Dondhup è stata subito eseguita., mentre per l’altro religioso è stata sospesa per due anni. Come sa anche la Commissione Esteri del Senato ha approvato una Risoluzione che chiede al governo di attivarsi per chiedere la revisione del processo e la cancellazione della condanna alla pena capitale. La CISL si associa a tale Risoluzione e chiede che negli incontri con il Premier cinese la questione del rispetto dei diritti umani fondamentali sia posta nei colloqui con la stessa dignità ed importanza delle questioni commerciali e dei rapporti economici e degli investimenti. Sul piano sociale le privatizzazioni massicce delle imprese pubbliche, i conseguenti licenziamenti, la drammatica situazione dei lavoratori delle campagne e le pesantissime condizioni di lavoro soprattutto nelle zone franche, sta producendo forti tensioni che trovano come unica risposta da parte del governo l’arresto e troppo spesso il lavoro forzato ed il carcere negli ospedali psichiatrici. Già in occasione della visita del Presidente Berlusconi in Cina, durante il semestre europeo abbiamo ricordato la situazione di centinaia di attivisti sindacali arrestati, torturati e condannati a vari anni di carcere per la loro attività di sindacalisti, come Yao Fuxin e Xiao Yunliang. Il problema della concorrenza sleale e del dumping sociale ed ambientale, non è a nostro avviso risolvibile con forme rinnovate di protezionismo, ma con iniziative coraggiose volte a garantire la promozione di migliori condizioni di lavoro e salariali in quel paese. Questo obiettivo potrà essere realizzato con maggiore facilità, se negli accordi economici bilaterali, nelle iniziative per il sostegno agli investimenti Italia Cina, che si intendono sottoscrivere in questi giorni, si garantirà in modo esplicito, un impegno da parte dei governi e delle imprese dei due paesi, al rispetto e promozione delle norme fondamentali del lavoro definite dall’OIL, a partire da quelle relative alla libertà di organizzazione sindacale e di contrattazione e, se vi sarà il pieno rispetto da parte delle imprese delle Linee Guida OCSE e della Dichiarazione Tripartita OIL sulle Multinazionali. Tali questioni dovrebbero a nostro avviso essere inserite anche tra le condizionalità verso le imprese delle Agenzie di Credito alla esportazione. Sono certo della Sua attenzione a tali questioni e La prego gradire i miei migliori saluti
Il Segretario Generale Savino Pezzotta
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