Li Lanqing, 70 anni, uno dei quattro vice premier del governo (State Council) della Repubblica Popolare Cinese, sarà ricevuto a palazzo Chigi dal Vice Premier del Governo Italiano, Gianfranco Fini, il 24 maggio alle 17. La Tibetan Women's Association invita tutti gli amici della libertà e della democrazia ad accogliere Li Lanqing al suo arrivo a palazzo Chigi.
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Li Lanqing, 70 anni, uno dei quattro vice premier del governo (State Council) della Repubblica Popolare Cinese, sarà ricevuto a palazzo Chigi dal Vice Premier del Governo Italiano, Gianfranco, Fini il 24 maggio alle 17. La Tibetan Women's Association invita tutti gli amici della libertà e della democrazia ad accogliere Li Lanqing al suo arrivo a palazzo Chigi.
Modernizzazione e repressione Da ormai vent'anni, la Cina è in pieno cambiamento. Il Partito comunista sotto l'egida di Deng Xiaoping prima, e ora di Jiang Zemin ha imposto al paese una brutale riforma verso l'economia di mercato e l'integrazione nel sistema economico mondiale. Questa "rivoluzione" ha permesso ad una minoranza di Cinesi di migliorare la propria situazione economica e di poter decidere più liberamente il proprio futuro. Questa trasformazione ha avuto altre conseguenze che fanno della Cina uno dei paesi più repressivi. Decine di milioni di Cinesi sono stati cacciati dal loro lavoro e milioni di contadini hanno abbandonato le campagne impoverite per cercare fortuna nelle grandi città, tra cui Pechino. Da qualche anno, si sono moltiplicate le rivolte operaie e gli scioperi. A Pechino centinaia di migliaia di disoccupati e di contadini cercano di sopravvivere, esclusi dai frutti della crescita economica. Le ineguaglianze si moltiplicano e le autorità sono incapaci di assicurare un minimo di sussistenza a queste decine di milioni di esclusi. Gli esperti cinesi che denunciano il rischio di un'esplosione sociale vengono sistematicamente censurati.
Lavoro forzato e movimenti operai
Nei campi di lavoro, conosciuti con il nome di "laogai", decine di migliaia di detenuti, per la maggior parte prigionieri politici, lavorano sotto costrizione. Producono dei beni che vengono venduti sul mercato o a delle multinazionali. Alcune marche di articoli sportivi sono già state accusate di aver fatto ricorso a questi lavoratori forzati. I palloni da calcio dell'Adidas, per i Mondiali del 1998, erano fabbricati da prigionieri di Shanghai senza nessuna retribuzione. Il rischio di vedere materiale per le Olimpiadi realizzato da lavoratori non pagati è grande. Il legame tra "moderno schiavismo" e Olimpiadi potrebbe nuocere all'immagine della più affascinante competizione sportiva. Più in generale, i diritti dei lavoratori sono poco rispettati e sono proibiti i sindacati indipendenti. I lavoratori si trovano dunque nell'incapacità di lamentarsi delle proprie condizioni di lavoro e regolarmente scoppiano delle rivolte. Inoltre, centinaia di operai si trovano in prigione per aver cercato di creare dei sindacati liberi. Manifestazioni violente, azioni di sabotaggio e rapimento di ostaggi da parte di operai scontenti sono episodi correnti nella Cina di oggi. Le autorità sono incapaci di porre fine alla costante contestazione dei lavoratori.
La Falungong
Dallo scioglimento del movimento spirituale Falungong, avvenuto nell'ottobre 1999, più di novanta adepti sono morti nei commissariati di polizia o in centri di detenzione. In alcuni casi, hanno somministrato scariche elettriche nelle parti genitali delle donne appartenenti al movimento. Inoltre, almeno seicento adepti di Falungong sono stati ricoverati in ospedali psichiatrici. Questo genere di trattamenti viene riservato anche ai militanti filo-democratici.
La repressione religiosa
In Tibet, i soldati distruggono i luoghi di culto buddisti. Nel 2000 sono stati imprigionati centocinquanta monaci e ottocentosessanta sono stati cacciati dai loro templi. La repressione colpisce tutte le religioni. Nell'agosto 2000, ha arrestato centotrenta praticanti, tra cui tre missionari nord-americani, della Chiesa Fangcheng. Più di ottanta di loro sono stati mandati in campi di rieducazione. Al 1° marzo 2001, sono sette vescovi della Chiesa cattolica, illegale, che si trovano in carcere. A Xinjiang, sono stati arrestati degli imam per essersi rifiutati di sottostare alle autorità. Infine, più di cinquantamila praticanti di Falungong sono stati arrestati dal giorno in ci è stato proibito il movimento.
Olimpiadi 2008, democrazia o repressione?
Più di due milioni di Cinesi sono vittime di misure rimpatrio interno, che riguardano le popolazioni più vulnerabili. Alla vigilia delle Olimpiadi, si prevede una campagna di "pulizia sociale" da parte delle autorità di Pechino, che potrebbe coinvolgere decine di migliaia di persone. Dopo essere stati arrestati dalla polizia, questi "indesiderabili" saranno trasferiti in "campi di transito", poi in "campi di detenzione e rieducazione", prima di poter essere liberati con il pagamento di una cauzione. E i bambini rappresentano, sempre secondo le autorità, il 20 % dei casi di "detenzione e rieducazione".
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