Mancanza di infrastrutture e pista disagiata, queste le motivazioni con le quali la Cina ha deciso di non riaprire la pista che da Leh porta al Kailash e poi a Lhasa. Un percorso di straordinaria bellezza, affrontato dalle carovane di mercanti che dal Kashmir e dal Ladakh raggiungevano la capitale del Tibet. Primo occidentale a percorrerla interamente fu Ippolito Desideri s.J. nei primi anni del '700, preceduto da alcuni gesuiti che nel 600 transitarono da Tsaparang (capitale del regno di Guge) a Leh. Fino agli anni 50, periodicamente una carovana ladakha raggiungeva Lhasa dopo un viaggio di oltre un mese.
Il monte Kailash è considerato il centro del mondo da oltre un miliardo di persone, Hindu, Tibetani, Bon e Jainisti lo considerano la montagna più sacra.
Negli anni 30 Giuseppe Tucci fu l'ultimo straniero a percorrerla dal Tibet al Ladakh prima della invasione cinese.
Dopo l'apertura del Tibet al turismo nel 1986 il Kailash venne nuovamente visitato anche dagli occidentali. Nel 1994 fu aperto anche un valico fra Nepal e Kailash (chi scrive fu fra i primi itliani a raggiungere direttamente le montagna sacra dal Nepal occidentale).
Nel 1996, in occasione dei mille anni del monastero di Tabo (Spiti HP) l'allora ministro del turismo indiano aveva annunciato come prossima l'apertura della strada, una ottima alternativa, completamente percorribile in fuori strada, alla tradizionale percorso a piedi attraverso il Lipu Lekh. Dal 1981 infatti, ogni anno alcune di decine di pellegrini indiani, estratti a sorte, affrontano il valico accompagnati dalle truppe di montagna indiane e poi accolte dai cinesi. Il valico del Lipu Lekh, per motivi militari, viene aperto solo per questo pellegrinaggio.
L'avvento di un governo nazionalista a Delhi e il blocco del riavvicinamento cino-indiano aveva rinviato ogni accordo. La decisione cinese tronca le speranze di pellegrini e di viaggiatori pronti a inoltrarsi sulla millenaria carovaniera.
(a cura di Marco Vasta)
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PTI [ THURSDAY, MARCH 07, 2002 2:11:20 PM ] EW DELHI: China has turned down India's proposal for establishing an alternate route for Kailash Manasarovar Yatra through Demchok in Jammu and Kashmir on the ground that this was not feasible, Lok Sabha has been informed.
Beijing has conveyed to India that it would not be feasible to open such a route on account of poor road conditions, frequent landslides, high altitudes and lack of infrastructure in uninhabited remote region of Tibet, Minister of State for External Affairs Omar Abdullah said in a written reply.
The Chinese side also conveyed that they had examined other alternatives, but none of them was feasible due to rapidly changing natural and weather conditions.
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