IN QUESTA COMUNICAZIONE - Zanskar, fuori dal caos - Cosa è stato fatto in Zanskar - Alluvione in Ladakh - Come aiutare il Ladakh - Prossimamente - Viaggi 2011 - AaZ su FB - Credit Authors - Privacy
ZANSKAR, FUORI DAL CAOS a cura di Monica Petrella, segretaria AaZ onlus Cosa è accaduto in Zanskar ed in particolare a Padum e Pipiting mentre una parte di Leh veniva distrutta dal fango?
Da diversi giorni vedevamo il cielo scuro in direzione di Leh, il 4 agosto i lampi hanno illuminato il cielo, svegliate dal vento e dalla pioggia ci siamo ritrovate, Dolma Lhamo, Eliane ed io, a stendere un grosso telo di plastica sul tetto della casa di Dolma, dove Eliane ed io alloggiavamo. La seconda notte di pioggia ci siamo ritrovate a cercare secchi e contenitori per l’acqua che scendeva dal tetto nelle nostre stanze. Questo è stato tutto il nostro disagio: nulla. Il sei agosto siamo a cena a casa di Stanzin Lhamo, piove e non c’è luce ma Stanzin è riuscita a vedere un notiziario alla televisione: a Leh centinaia di morti e dispersi. I telefoni non funzionano, ma attraverso il collegamento internet della scuola, leggiamo le notizie e riusciamo ad inviare e-mail ad amici e parenti, ma non ci rendiamo conto di quanto siano allarmanti le informazioni che vengono pubblicate in Italia ed in Francia. Cresce l’allarme e l’ansia per i parenti degli insegnanti che vivono a Leh, è impossibile avere loro notizie, si possono solo fare ipotesi in base alle immagini viste in tv, Padma Youdol insegnante e segretaria della Associazione donne Zanskare, saprà solo dopo cinque giorni che sua madre e sua sorella stanno bene e la loro casa non è stata danneggiata. La scuola è rimasta aperta anche la domenica per dar modo agli insegnanti di usare internet, unico mezzo per tentare di avere notizie. La strada per Kargil è chiusa e dai negozi dopo qualche giorno scompaiono frutta e verdure, un problema credo più per i turisti che per gli zanskar-pa. Il 12 agosto i ragazzi e gli insegnanti si sono riuniti nella sala Piero Piazza per una preghiera, seduti a terra come sempre, le spalle del compagno seduto davanti a fare da leggio, le voci acute dei bambini in contrasto con la voce bassa del monaco, urlano la loro preghiera qualcuno ad occhi chiusi si fa cullare dalla litania e si addormenta per qualche istante, altri giocano, i sorrisi si cercano, poi arrivano manciate di biscotti che finiscono nelle tasche e sui quaderni.
COSA È STATO FATTO Integriamo, in sintesi, quanto raccontato nella Comunicazione di Agosto. Prossimamente riceverete una relazione preparata da tutti i soci italiani e francesi presenti in Zanskar nel corso della Estate. M.me Chantal Damiens si trova ancora a Pibiting e rientrerà in Francia ai primi di settembre. - Le vostre letterine sono state recapitate e tutti gli studenti sono stati fotografati da Renèe Coquard. Presto riceverete la foto in digitale e la stampa con la letterina del vostro alunno. - Le scarpe da cambiare sono arrivate a Padum prima del nubifragio ed è stato possibile completare la distribuzione. - Internet è stato attivato il 20 luglio - 6/7 agosto : incuranti della pioggia gli studenti senior con insegnanti e genitori hanno organizzato il tradizionale picnic a Tungri. - Riunione con i genitori ed elezione del Nuovo Managing Committee - Le finestre della sala Piero Piazza sono state riparate - Sono iniziati i lavori per il muro di cinta, è stato fatto lo scavo e sono state scaricate le pietre necessarie. - Vanessa de Castro Cerdà e Douchan Palagios di Architecture sans Frontieres hanno sviluppato il progetto del nuovo edificio e la ristrutturazione di quello esistente confrontandosi con tutte le componenti: genitori, insegnanti e sponsor. - Women Association Zanskar: la nuova presidente Stanzin Lhamo, insegnante alla scuola governativa di Padum, ha programmato, per il prossimo inverno, due corsi di alfabetizzazione nei villaggi di sTongday e Skyadam. - 15 agosto : Festa dell’Indipendenza, in lutto per le vittime dell'alluvione.
ALLUVIONE IN LADAKH a cura di Marco Vasta, Presidente AaZ onlus
Luglio ed agosto sono stati caratterizzati, nella valle dell'Indo, da persistente nuvolosità con giornate caratterizzate da lieve piovosità. Purtroppo ai primi d'agosto la nuvolosità ha portato alla formazione di c.d. "bombe d'acqua" (cloud burst) che si sono rovesciate in alcune vallette laterali a nord dell'Indo. La terrificante massa d'acqua, scesa a monte di Basgo, Phiang (notte fra il 4 e 5 agosto), Shey, Sabu ha incontrato parte dei centri abitati di Leh, Choglamsar e Shey (notte fra il 5 e il 6), causando danni alle infrastrutture stradali ed alle case, distruggendo 1484 ettari di coltivazioni con un bilancio di 180 cadaveri recuperati e circa 400 dispersi.
Nella notte fra il 5 ed il 6, cinque ore ininterrotte di pioggia e le "bombe d'acqua", hanno travolto a Leh l'area a sud dell'Old Market, risparmiando le case del Puktal Labrang e del Lingshed Labrang (le foresterie dove alloggiano molti dei nostri amici zanskar-pa), spazzando via l'area della stazione dei bus (case, uffici, banche e negozi) e la centrale telefonica della BSNL, il provider statale) danneggiando il Sonam Norbu Hospital ed esaurendo la sua forza prima di raggiungere l'area a sud della strada per Hemis. Sono state danneggiate anche alcune case e proprietà (negozi e macchine) nella House Colony, il quartiere ad est di Leh. La "bomba d'acqua" caduta su Sabu, villaggio a nord di Choglamsar, ha formato una onda di piena che ha travolto parte delle abitazioni di Choglamsar. Casette al massimo di due piani, costruite con colonne portanti di cemento e mura spesso di mattoni cotti al sole. Sono stati risparmiati il Compound (cortili ed edifici) dell'Amministrazione del Campo Profughi e il Compound del TCV (Tibetan Children Village). Sono morte circa 200 persone e ne sono scomparse oltre 400, travolte dall'acqua ed inghiottite dal fango. Le vittime sono rifugiati tibetani o ladakhi residenti temporaneamente a Leh per la stagione turistica. Fra gli scomparsi anche molti lavoratori stagionali bihari e nepalesi. Il complesso del TCV con le sue case alloggio, palestre ed aule, nei giorni 7 e 8 è stato il punto di riferimento dei sopravvissuti (ma questo di è saputo dopo perché i volontari italiani non avevano accesso all'area). L'esercito ha fornito di tende ai senzatetto che, se tibetani, sono stati spostati nell'attiguo compound dell'Amministrazione del Settlement (campo profughi), diretto da Dhondup Tashi (C.R.O) rappresentante eletto da due anni alla guida del Campo Rifugiati. La sua intervista, cui abbiamo collaborato, è online nel sito di Italia Tibet (www.italiatibet.org). Il prof. Tashi ha censito i danni, i sopravvissuti e soprattutto ha cercato di controllare chi avesse veramente avuto perdite e in che misura. Gli sfollati non sono però solo tra i profughi. Molti ladakhi avevano casa a Choglamsar, ed ora alloggiano nelle tende montate nella grande caserma della Border Road Organization. Il crollo della centrale telefonica BSNL ha portato al blocco delle linee di terra e dei cellulari (compreso l'area di Padum). Il black-out ha dato l'impressione che i morti fossero in numero infinitamente più elevato. Contemporaneamente la vita nella Leh "turistica" continuava normalmente. Aldilà delle polemiche (comparse anche sui nostri quotidiani), gran parte delle "emergenze" dei turisti erano assolutamente ingiustificate. Chi alloggiava in città non ha subito danni e non percepiva bene la situazione. C'è stato molto allarmismo di una petulanza aggressiva, volgare, arrogante. I turisti "evacuati" sono stati semplicemente spinti ad andare via perché... non avevano nulla da visitare essendo rotti i ponti di Phyang e di Choglamsar. Anche molti escursionisti hanno preferito interrompere la vacanza, approfittando della possibilità offerta dagli elicotteri militari ed evitando i disagi su un percorso che talvolta era problematico per il crollo dei sentieri.
COME AIUTARE Ci vorranno almeno 5 anni per riparare i danni e ora chi ha perso tutto dovrà affrontare un inverno rigidissimo con temperature che arrivano a meno 35 sottozero. AaZ non organizza raccolte fondi. Per chi volesse aiutare ci sono due raccolte fondi, di Italian Amala e Associazione Italia Tibet. I versamenti alla associazione Amala onlus possono essere detratti dalle tasse come Donazioni. Invitiamo a diffidare di numerose iniziative, comparse anche su Internet, organizzate da fantomatiche origanizzazioni ladakhe, indiane ed occidentali laiche o religiose. Raccolta fondi Italia Amala Per aiutare nella ricostruzione delle case dei campi profughi tibetani in Ladakh, per un aiuto concreto alle famiglie di molti bambini ladakhi e tibetani attualmente ospitati al Tibetan Children's Village Dona ora a Italian Amala Onlus: conto corrente c/o Banca Popolare di Sondrio – Agenzia Viale Turati Lecco IBAN: IT59K0569622901000003038X94 Per contatti e informazioni: info@Italian-amala.com – www.italian-amala.com Raccolta fondi Italia Tibet For Donation please send your help to Central Tibet Relief Committee account 10551095322 State Bank of India code N° 0634 Kotwali Bazaar Dharamsala HP India
PROSSIMAMENTE Settembre sabato 25 settembre - Ladakh e Zanskar ad Immagimondo - Proiezione e incontro con Marco Vasta
VIAGGI 2011 Gennaio e Febbraio 2011 Un viaggio invernale in Zanskar è coordinato da Marco Vasta (organizzazione tecnica Avventure Viaggi nel Mondo). Date di partenza ed informazioni sul sito ufficiale della spedizione.
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Credit Authors : Monica Petrella © 2010 - La parabola del collegamento satellitare trasmissione "dati" dalla scuola - Arcobaleno su Pibiting dalla casa di Dolma Lamo - Preghiera per le vittime dell'alluvione
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